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Juventus, Cristiano Ronaldo come Hazard: vi ricordate come andò a finire?

Maurizio Sarri è sicuramente l’allenatore, in Italia, più osservato dai media, ma anche dai tifosi, pronti a metterlo sulla graticola. Il tecnico toscano non è nuovo a questo tipo di scenari, tanto che appare rilassato per ora. Senza andare tanto indietro, l’anno scorso con il Chelsea di Hazard ebbe dei problemi simili, ma alla fine a spuntarla fu proprio lui.

Sarri, Ronaldo e Hazard

“Eden non è un Leader”, “Non mi interessa quello che dice l’allenatore, io penso a giocare”. Questo il botta e risposta tra il fenomeno belga e l’allenatore ex Napoli che rischiava di spaccare lo spogliatoio dei blues. Mettendo le lancette dell’orologio un anno avanti, ci troviamo in una situazione simile: una polemica tra il giocatore di spicco della squadra e il tecnico, uno spogliatoio a rischio implosione, con la situazione che però si tranquillizza al più presto.

Allo stesso modo le critiche per i risultati. Il Chelsea era molto discontinuo, ma in Europa League riuscì a passare il turno senza alcun problema. Alla fine della stagione gli obbiettivi stabiliti vennero raggiunti e anche di più. Questo potrebbe essere di buono auspicio per i tifosi bianconeri.

La strategia perdente

Essere la capolista comporta molte responsabilità in termini di risultato. La pressione è tanta, soprattutto se il tuo avversario continua a tenere il passo e rimane attaccato. Così puoi scegliere di mollare per un secondo l’acceleratore, passando da inseguito a inseguitore, da preda a cacciatore. Che sia questa la strategia di Sarri? Il tecnico toscano potrebbe aver valutato anche questo aspetto, soprattutto calcolando che la Juventus gioca quasi sempre prima dell’Inter.

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