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Allarme Coronavirus. Solo due minuti per l’emergenza, in due ore di meeting UEFA

Il numero uno del calcio europeo, Alexsander Ceferin, ha speso “solo due minuti di tempo”, nello speech con l’esecutivo della UEFA ad Amsterdam, per discutere dell’emergenza del Coronavirus.

La gara d’apertura dell’Europeo si giocherà in Italia il 12 giugno, gli azzurri sfideranno la Turchia, ma la UEFA, fa sapere che non prenderà decisioni avventate ma, rispetterà le indicazioni dei governi. Due minuti soli di discussione, però, all’interno di due ore di meeting, dominate dalla decisione di portare la finale di Europa League del 2022 a Budapest.

 

 Sokorin: “Nessun cambiamento in vista per Euro 2020”

Il membro del comitato esecutivo della UEFA, Alexey Sokorin, dopo il congresso dello UEFA Executive Committee, ha parlato dell’emergenza Coronavirus e dell’Europeo del 2020. “La situazione è stabile: non ci sono cambiamenti in vista e non c’è panico a riguardo”

 

La Federazione inglese: “Con l’Italia si giocherà”

Greg Clarke, presidente della Federcalcio inglese e vicepresidente della Fifa, ha detto di aspettarsi che le amichevoli internazionali dell’Inghilterra contro l’Italia e la Danimarca si giochino regolarmente a Wembley.

“Stiamo programmando sulla base del fatto che si giocheranno”, ha detto Clarke. “Se il Governo decide di cambiare politica, ovviamente aderiremo a tale politica, ha aggiunto. Fare presto chiarezza è la cosa migliore, ma i fatti stanno cambiando così rapidamente, che non si può stabilire esattamente come sarà la situazione tra un mese. Capisco il problema”.

 

Infantino: “Amichevoli internazionali? Non posso escludere nulla” 

L’allarme legato al Coronavirus, potrebbe avere un impatto sui prossimi impegni europei delle nazionali di calcio. Ne ha parlato Gianni Infantino, presidente della FIFA: “Non posso escludere nulla. Non dobbiamo farci prendere dal panico e personalmente non sono preoccupato, ma dobbiamo esaminare attentamente la situazione, evitando reazioni eccessive. Spero che non si vada nella direzione di un annullamento delle competizioni, sarebbe difficile emettere un divieto generale perché la situazione, in ciascun Paese, è diversa”.

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