Stadi

San Siro, Olivari avverte: “La Juventus se lo può comprare”

Una lettera veramente particolare quella di Olivari. Il giornalista milanese è molto preoccupato a proposito del futuro di San Siro, tanto da avvertire su un oscuro presagio: il possibile acquisto da parte della Juventus.

La lettera

Il sindaco Giuseppe Sala ha lanciato l’idea di vendere San Siro. L’Agenzia del Territorio ha stimato il suo valore in 70 milioni di euro: una cifra alla portata della Juventus, meno di quanto le sia costato De Ligt. Non è fantacalcio, ma un’ipotesi che dal punto di vista finanziario starebbe in piedi. La Juventus a Milano è una suggestione automatica, pensando allo Stadium diventato piccolo per le ambizioni del club bianconero. Che nel ‘suo’ stadio milanese potrebbe anche giocare soltanto le partite di Champions League e alcune di quelle top in campionato.

Basti ricordare San Siro esaurito per Juventus-Borussia Dortmund e Juventus-Parma di Coppa Uefa 1994-95… Senza perdere le radici torinesi una Juventus padrona di San San Siro potrebbe con poche partite (l’anno scorso Inter-Barcellona ebbe 73.428 spettatori, per 5.919.864 euro di incasso) e qualche evento rientrare dell’investimento. Il recente Juventus-Ajax ha generato dai biglietti 5.016.924 euro, con un tutto esaurito da soli 41.445 spettatori. Visto quanto gli juventini sono disposti a spendere e vista la grande presenza bianconera in Lombardia, facile ipotizzare ricavi per partita molto superiori a quei 5 milioni. 

La realtĂ  dice che per giocare fuori sede, come ad esempio l’Atalanta per le partite di Champions a San Siro, si debba avere il benestare dell’Uefa, che tende a darlo sempre. A questo punto Inter e Milan, che all’Atalanta avrebbero potuto mettere il veto in quanto adesso la gestione di San Siro è a loro carico, sarebbero fuori gioco. Comunque uno scenario da incubo per le tifoserie di due club che sullo stadio hanno cambiato idea tante volte negli ultimi anni.

Molto meno sensibile al fascino di San Siro il Milan, dai tempi di Barbara Berlusconi ai giorni nostri. In certi periodi invece l’Inter ci ha fatto piĂą di un mezzo pensiero, facendosi poi però fagocitare nell’operazione nuovo impianto. Certo è che se la Juventus dovesse avanzare un’offerta concreta per San Siro, il giorno dopo Moratti e forse anche Berlusconi spedirebbero a Sala un assegno da 71 milioni, a costo di farci giocare soltanto le vecchie glorie nerazzurre o il Monza”. 

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