Serie A

Milan, Reina: “Reagiremo, Gattuso è il nostro capitano”

Dichiarazioni da leader vero. Nessun giro di parole per Pepe Reina, che in esclusiva ai microfoni di Sky Sport ha analizzato il momento attraversato dal Milan. Ancora tanta la delusione in casa rossonera per l’inaspettata eliminazione alla fase a gironi di Europa League, che ha gettato ombre su un inizio di stagione comunque in linea con le aspettative. Dopo l’inatteso ko contro l’Olympiacos, però, il Milan è chiamato a rialzare la testa. Lo sa perfettamente anche Reina, che ha spiegato qual è la ricetta per ripartire: il duro lavoro.

Milan, l’intervista a Reina di Sky Sport

“Siamo colpiti, feriti nel nostro orgoglio. É stato un duro colpo, però adesso bisogna reagire. Dobbiamo lavorare a testa bassa, è dai campi di Milanello che deve iniziare la nostra reazione. Di sicuro non abbiamo perso per l’arbitro. Ci sono stati dei problemi e delle cose che sicuramente non ci stavano, però gli errori più grandi li abbiamo commessi noi. Si è vista una squadra che, magari perché aveva due risultati su tre a disposizione, non ha avuto la fame e la cattiveria per andare a vincere una partita del genere. E alla fine questo si paga.

Qua si vince e si perde tutti insieme, questo è poco ma sicuro. Ancora non abbiamo nemmeno visto la partita, domani sarà il giorno per analizzare un po’ ciò che si può migliorare e come è andata. Ma ognuno di noi deve guardare dentro di sé e dare il 10% in più di quello che abbiamo dato tutti fino ad ora. Mi dispiace per tutti, Gattuso è uno che mette sempre la faccia e giustamente è il capitano di questa barca. E’ un uomo di grandissima personalità, questo gli fa onore. Però da Gattuso all’ultimo giocatore, tutti ci sentiamo responsabili e tutti vogliamo reagire per indirizzare una stagione che prima di giovedì non stava andando per niente male. Mettiamo in chiaro anche che in campionato le aspettative della società si stanno raggiungendo e che bisogna ripartire da lì”.

Come si reagisce?

“Come si fa solitamente. Quando si perde una partita, c’è la rivincita tre o quattro giorni dopo. In questo caso martedì bisogna andare a Bologna con il coltello tra i denti e cercare di vincere questa striscia di partite prima delle vacanze. Questo ci permetterebbe di chiudere soddisfatti e di affrontare la seconda parte del campionato in un’ottima posizione.

L’obbligo è mettere in campo il 100% in ogni partita. Quello è l’unico obbligo che abbiamo. Ovviamente l’obiettivo è finire nei primi quattro posti e continuare a crescere, migliorando quello che si è fatto l’anno scorso. Però il mio obbligo, o almeno io mi sento così, è quello di dare il 100% sempre.

Suso? É un giocatore importantissimo in qualsiasi squadra, non soltanto nel Milan. É un giocatore importante per le sue qualità, perché è già un leader di questa squadra e quando non gioca ovviamente ci pesa. Però tutto il rispetto per quelli che giocano, sono quelli che devono metterci la faccia. In questo momento l’assenza di Suso non deve essere un alibi, è mancato ma quelli che abbiamo giocato abbiamo cercato di fare il meglio”.

Higuain e i margini di crescita

“Come tutti gli attaccanti, il gol gli darebbe fiducia. In questo momento c’è bisogno che tutti gli diamo una mano per crescere, migliorare e per farlo sentire meglio in campo. Il primo che deve lavorare per far crescere se stesso è lui. Certo, siamo un gruppo che in questo momento sta vivendo un cambiamento anche nella mentalità. Bisogna essere affamati, bisogna essere ‘cazzuti’ e andare sui nostri binari per finire lassù. Quello ce lo dobbiamo mettere bene in testa”.

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