Serie A

Napoli, il fratello di Mazzoleni: “Tutti subiscono i torti, forse la Juve di meno”

Fratello Mazzoleni sul Napoli, con l’ex arbitro e fratello dell’attuale attualmente arbitro VAR, Paolo Mazzoleni che ha parlato della situazione arbitri.

Fratello Mazzoleni sul Napoli, le parole dell’ex arbitro

Come ex arbitro, Mario Mazzoleni durante la trasmissione  ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, ha parlato circa l’episodio tra Kjaer – Llorente nella gara tra Napoli e Atalanta:

“Il mio parere è lo stesso che ha avuto la terna arbitrale, cioè che è Llorente a fare fallo. Noi vediamo il calcio dalla parte degli arbitri, il problema è che l’arbitro è dovuto a prendere decisioni e che piacciano o no devono essere accettate, L’azione è proseguita, il direttore di gara non è ritornato sulla decisone perché dal punto di vista arbitrale non ne aveva bisogno”.

“Giacomelli non ha commesso nessun errore, quando l’azione termina l’arbitro viene richiamato, ma da regolamento non era necessario andare al Var, quando c’è un contatto che non viene ritenuto falloso da nessuna delle due parti l’arbitro può esimersi dal fischiare”.

C’è una situazione che l’arbitro ritiene non punibile né da una parte né dall’altra, l’azione prosegue e termina, viene chiamato al Var solo per una sua sicurezza, sarebbe tornato indietro solo per fischiare il rigore, ma non par dare la punizione all’Atalanta. Non penso se ci sia stato un errore, ma se ci fosse stato, semmai, Giacomelli ha sbagliato a non fischiare immediatamente il fallo di Llorente.

Fratello Mazzoleni sul Napoli, le parole dell’ex arbitro

“Se scendiamo al livello di citare eventuali errori commessi da mio fratello allora è sbagliato, a Napoli ho tante amicizie e amo la città, lungi da me parlare male dei napoletani, negli ultimi anni però con Mazzarri sportivamente si son fatti sentire. Negli ultimi anni il Napoli ha subito torti, ma anche le altre squadre, ne subisce un po’ di meno la Juve, ma lo sappiamo… Quando una squadra vince per 10 punti non ci si può aggrappare agli arbitri, se pensassi di parlare con dei cretini non vi avrei dedicato il mio tempo”.

“Io sono uscito dall’ambiente arbitrale sbattendo la porta, non ho mai condiviso determinate scelte, dal punto di vista etico non mi sono sentito di continuare nell’ambiente calcio. Dal punto di vista etico ci sono delle situazioni che non ho mai condiviso. Winston Churcill disse che l’Italia perde guerre come se fossero partite di calcio, e le partite di calcio come fosse guerre; in Italia c’è la brutta abitudine di parlare troppo sugli episodi”.

Il Napoli l’anno scorso avrebbe messo sotto anche l’Atalanta e la Juventus ma quest’anno le squadre sono più forti, io non faccio più parte del sistema da 10 anni. Emblematicamente nel calcio l’episodio più controverso è la Mano de Dios, e quel gesto non l’ha fatto un simbolo della Juve ma del Napoli, quindi ci vuole anche onestà intellettuale.

Amo Napoli e spero che vinca lo scudetto, spesso però rimuginate troppo sugli episodi arbitrali. Non conosco Giacomelli, negli ultimi anni il valore degli arbitri è calato molto, io ho mandato tutti a quel paese diverse ragioni, tra cui la dubbia trasparenza. Auguro al Napoli grandi traguardi quest’anno”.

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