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De Rossi lascia la Roma, si chiude un’era: nulla sarà più come prima

Così, di colpo, un martedì mattina di un maggio freddo. Come una coltellata all’anima che arriva improvvisa e strappa l’ultimo pezzo di cuore. E non puoi far altro che constatare il dolore che essa provoca. Nessuno mai è pronto quando c’è da andare via, a maggior ragione se a farlo è un calciatore e uomo vero, di rara intelligenza e di attaccamento alla maglia autentico. Come Daniele De Rossi, Capitano della Roma, che il prossimo 26 maggio dirà per sempre addio alla maglia che ha indossato senza sosta dal 2001 ad oggi. Vanto infinito. Eterna Bandiera.

De Rossi lascia la Roma

“Roma-Parma sarà l’ultima partita di Daniele De Rossi in giallorosso”, ha scritto la società capitolina sui propri account. Tutto d’un tratto è come se ci stessero dicendo: “Ora basta. Devi crescere”. È come se nostra madre ci svegliasse per andare a scuola mentre stiamo facendo il sogno più bello. Come quello che De Rossi e gli altri Campioni del Mondo ci hanno regalato il 9 luglio di ormai tredici anni fa. Due anni dopo l’addio di Totti e diciotto anni dopo l’esordio, dunque, il numero 16 giallorosso non sarà più in mezzo al campo a guidare la squadra capitolina. Sarà come togliere il Colosseo alla Capitale.

Finisce, purtroppo, un’era che difficilmente tornerà con la stessa forza emozionale. E De Rossi lo fa in modo improvviso, come un fulmine a ciel sereno. L’addio di Daniele, che arriva nei giorni in cui il calcio italiano perde sempre più la propria credibilità, non può essere visto come una beffa. Da oggi siamo tutti un po’ più soli. Senza Paolo, Alessandro, Javier, Francesco e tra poco anche Gianluigi. Abbiamo pianto e piangeremo di nuovo per loro, ma sicuramente sarebbe stato peggio non essersi mai incontrati.

Non ci sono parole, numeri, statistiche o analisi per descrivere l’amore. Ma solo la riconoscenza per un giocatore d’altri tempi, ultimo baluardo e simbolo di un calcio che non tornerà più. Tutti abbiamo provato a fermare il tempo, ma si sa che quest’ultimo è tra i maggiori tiranni del mondo. Per molti si chiuderà uno degli ultimi capitoli che ci tiene ancora attaccati alla nostra adolescenza/gioventù. Come cantava Fabrizio De Andrè, “Con te se ne parte la primavera”. E di questa primavera, Daniele De Rossi è stato uno dei fiori più belli.

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