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EDITORIALE TCN – La vergogna del calcio italiano

Sta, finalmente, per volgere al termine un campionato di Serie B iniziato nel peggiore dei modi e destinato a terminare con un inevitabile alone di negatività. Un torneo iniziato con il fallimento di tre società storiche come Avellino, Bari e Cesena e proseguito con i dubbi sul numero di squadre da ammettere. Prima 22, anzi 24, meglio 20, alla fine 19.

Una decisione, quella presa lo scorso 13 agosto, che provocò dubbi e rabbia dei club (su tutti l’Entella) che sulla carta avrebbero meritato il ripescaggio. Ne conseguì una serie di ricorsi con molte partite di Serie C rinviate nel corso delle settimane andando a danneggiare quello che dovrebbe rappresentare l’intesse principale, ovvero il benessere sportivo dei tifosi.

La giornata di ieri

E dopo qualche mese di apparente calma in cui si è parlato quasi solo di calcio giocato, ecco l’ennesima farsa. Nella giornata di ieri il Palermo è stato retrocesso in terza serie per le note vicende giudiziarie ma non solo con il Perugia a prendere il posto dei rosanero negli spareggi promozione. Poche ore dopo la Lega B ha ufficializzato le date dei play-off omettendo quelle dei play-out che, ad ora, non si disputeranno per buona pace di Venezia e Salernitana.

Ne pagherà le conseguenze il Foggia (prima con un -15, ora con -6 punti in classifica, altro capolavoro italiano) che spera nel Coni per vedersi restituito un punto nella giornata di venerdì. Se il Collegio di Garanzia dovesse accogliere la richiesta dei rossoneri, a farne le spese sarebbe la Salernitana di Lotito che retrocederebbe in terza serie. Un campionato deciso in tribunale il cui prezzo, ancora una volta, è stato pagato da tifosi e appassionati.

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