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L’aperitivo del venerdì – Weekend caldo prima della giornata decisiva in Champions

Quella che ci siamo lasciati alle spalle è stata una settimana intensa, piena di partite importanti e, soprattutto, di emozioni.
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L’Inter, vittoriosa all’Olimpico contro la Lazio nel Monday Match, ha raggiunto il secondo posto in classifica, lanciandosi all’inseguimento della Juventus. I balbettii di inizio stagione sembrano essere stati messi alle spalle a suon di rimonte e ottime prestazioni. Certo, ancora c’è qualcosa da sistemare qua e là, ma con un Icardi così anche i piccoli difetti possono essere mascherati. Con il Genoa a San Siro non bisogna abbassare la guardia. La pazza Inter sa portare i suoi tifosi in paradiso, ma spesso riesce anche a fare il contrario.

Dalla sfida del San Paolo sono venute fuori due squadre insoddisfatte: il Napoli, che dovrà subito riprendere il suo cammino vincente in casa contro l’Empoli prima di proiettarsi alla sfida essenziale per il cammino in Champions contro il PSG, e la Roma, che, acciuffata da Mertens all’ultimo minuto, andrà a Firenze a giocare un’altra trasferta molto impegnativa senza la possibilità di perdere ancora punti.

Chi invece viaggia spedita verso i suoi obiettivi e non accenna a rallentare il passo è la Juventus. A parte la piccola sbavatura contro il Genoa, i bianconeri continuano la loro marcia. Certo, al Castellani di Empoli i tre punti non sono stati proprio una passeggiata e se non ci fosse stato Ronaldo (e Bennacer che -contatto o non contatto- al posto di spazzare la palla, si è messo a dribblare in area di rigore) magari sarebbe finita diversamente.

Si è discusso a lungo se fosse più importante Ronaldo per il Real Madrid o Messi per il Barcellona. Sia chiaro, non si discute il valore di entrambi, ma la risposta è nel risultato dell’ultimo Clasico, senza Ronaldo e senza Messi: Barcellona 5 – Real Madrid 1.

Il Cagliari non vorrà essere lo sparring partner della Juventus sabato sera, ma la sensazione è che gli uomini di Allegri non hanno la minima intenzione di rallentare il loro passo-scudetto. La settimana che si è conclusa, però, la ricorderemo soprattutto per un altro evento, la scomparsa del presidente del Leicester.

Vichai Srivaddhanaprabha è colui che ha reso possibile l’impossibile, è colui che ha dimostrato che anche in un calcio fatto di sponsor e squadre di “All Stars” a volte Davide può battere Golia, è colui che ha fatto sognare il mondo intero con i gol di Vardy e i dribbling di Mahrez, è colui che ha messo in piedi il Miracolo Leicester. Ho usato “è” e non “era”, perché ciò che il Leicester ed il suo presidente hanno fatto non appartiene al passato ma è ben vivo nella memoria di tutti noi che amiamo questo meraviglioso sport.

Vincerà ancora la squadra dal pronostico scontato, vinceranno i colossi e la maggior parte dei tifosi festeggeranno ancora per questi traguardi, ma non capiterà un altro Leicester. Di Leicester ne esisterà sempre uno solo. E non avrà mai niente a che fare con il passato.

Grazie Vichai Srivaddhanaprabha per averci regalato un sogno.

Questo week end sarà più triste.

A cura di Donato D’Aiuto

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