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Juventus, un mese da brividi per Allegri

Settimo scudetto Juve: il pazzo mese di aprile dei bianconeri

Quello di aprile è stato davvero il mese più incredibile per la Juve di Allegri. La clamorosa uscita dalla Champions per mano del Real Madrid ha forse aperto un vortice di sali e scendi che ha avuto dell’incredibile. Già anche solo il ricordo di quella partita fa capire tutta la pazzia dell’ultimo mese dei bianconeri.

Da quel 0-3 che stava assumendo i contorni di un miracolo sportivo, all’eliminazione dolorosa che ha portato con sé strascichi emotivi e psicologici inevitabili, anche se ti chiami Juventus e sei abituata a vincere. Nel pazzo mese di aprile la squadra pluricampione d’Italia è caduta prima nel mezzo passo falso di Crotone, poi nel match dello Stadium contro il Napoli.

Da Crotone-Juve a Juve-Bologna, dalle stalle alle stelle

Il gol al 90′ di Koulibaly ha aperto discussioni, ma anche riflessioni in un ambiente che si è riscoperto pauroso. La corazza che avvolge questa squadra negli ultimi 7 anni sembrava essersi dileguata in quell’infortunio di Chiellini che ha gettato ancor di più ombre e insicurezze su uno Scudetto che sembrava aver preso una destinazione differente dopo sei lunghissimi anni di predominio.

Il match chiave di San Siro svela tutta la sana follia di un aprile che sembra non finire mai. Lo 0-1 firmato Douglas Costa abbassa la guardia, il 2-1 dell’Inter sembra spezzare le ali ad una squadra fino ad allora molle. Quel 3-2 finale ha confermato la teoria della “pazza Inter” ma ha anche certificato quel credo del “Fino alla fine” spesso citato dai tifosi della Juventus. Come se non bastasse, anche nel match casalingo con il Bologna, al gol di Verdi, vecchi spettri sono riapparsi in quel di Torino, subito stemperati dall’ennesimo sali e scendi emotivo di una Juve instabile.

Il crollo psicologico della Juve, quello fisico del Napoli

Forse è terminata la benzina ad una squadra che vive maggiormente delle fiammate dei singoli, ma lo Scudetto è (quasi) arrivato proprio perché a Napoli la spia della riserva sembra essersi accesa già due mesi fa. L’uscita dalle coppe europee, per i partenopei così come per i bianconeri è stato un brutto colpo da incassare. Appuntamento all’anno prossimo, sperando resti ancora così vivo, così pazzo.

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