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Rieti – Reggina non si gioca, si avvicina l’esclusione del club laziale dalla Serie C

La Lega Pro rischia di perdere il Rieti, squadra del Girone C del campionato di Serie C. Una situazione già vista troppe volte in passato e che adesso potrebbe nuovamente ripresentarsi. La partita contro la Reggina, inizialmente in programma alle 15 allo stadio Manlio Scopigno, non si è nemmeno giocata.

Rieti – Reggina non si gioca

I padroni di casa, che già in settimana avevano deciso di scendere in campo con la formazione Berretti al posto della prima squadra, si sono presentati senza un allenatore autorizzato a sedersi in panchina. Il tecnico Bruno Caneo, infatti, è tornato a casa sua mentre il vice Antonio Maschio si è dato malato. L’allenatore della Berretti, Lorenzo Pezzotti, invece non è in possesso del patentino UEFA B indispensabile a questi livelli.

Il commento di Gravina

Dopo un’ora di riunioni, il direttore generale del Rieti Andrea Gianni si è presentato all’emittente ufficiale del club comunicando ufficialmente: “La partita non si gioca”. Ciò che sarebbe potuta diventare una farsa come Cuneo – Pro Piacenza della scorsa stagione è stata evitata dalla FIGC, come ha sottolineato il presidente Gabriele Gravina:

“Nel dover constatare purtroppo che a Rieti sono venute meno le condizioni per portare avanti un progetto serio nel calcio professionistico, la mancata disputa della gara Rieti-Reggina conferma come le norme che abbiamo introdotto meno di sei mesi fa hanno impedito il verificarsi di una farsa e che si falsasse il campionato. Non si scherza più, basta prese in giro, lo avevamo promesso a tutti i protagonisti del nostro mondo, primi su tutti i tifosi: gli sciacalli non hanno diritto di cittadinanza nel calcio italiano”.


Gravina su razzismo
Gravina (fonte foto: zimbio.com)

La situazione in casa Rieti

Il caos tra le fila del Rieti si è generato nel momento in cui è avvenuto il passaggio di quote dal presidente Curci a Italdiesel: il primo ha poi inviato una diffida al gruppo lo scorso novembre, evidenziando come possa riprendere il controllo della società in caso di mancato pagamento di stipendi e ulteriori spese.

Nel frattempo, il campo d’allenamento è stato chiuso dal comune a causa di 7000 euro di bollette non pagate. Ora, salvo colpi di scena, il proseguo del campionato dei Amarantocelesti sarebbe fortemente a rischio. Se l’episodio di oggi dovesse replicarsi domenica prossima ad Avellino, a quel punto il club verrebbe escluso dal campionato di Serie C già a novembre.

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