Le più grandi sorprese nella storia del calcio

Il calcio è uno sport che, in alcuni paesi come il nostro, è molto di più di due semplici tiri al pallone, è un sentimento

Alzi la mano chi quest’estate non è stato incollato al divano, con birra e amici, e il fiato sospeso ad ogni partita dell’Europeo in attesa della nuova performance degli Azzurri. Nessuno.

Il calcio è uno sport che, in alcuni paesi come il nostro, è molto di più di due semplici tiri al pallone, è un sentimento. E quando si parla della Nazionale soprattutto, non esistono campanilismi, 63 milioni di cuori iniziano a battere all’unisono in attesa di cantare tutti insieme l’inno nazionale.

Eppure l’esperienza dell’11 luglio ci insegna proprio che il calcio, così come ogni sport, può rivelare delle sorprese. Chi se lo sarebbe mai aspettato che una squadra che – solo tre anni prima – non era riuscita a raggiungere neppure le qualificazioni del Mondiale, potesse competere e vincere il più grande torneo continentale? E soprattutto, superata la questione Italia che ha comunque i numeri dalla sua parte, chi si sarebbe aspettato la becera eliminazione di un colosso come la Francia, Campione del Mondo uscente, fosse eliminata agli ottavi da una squadra ritenuta minore, come la Francia?

Ecco, questi sono solo gli esempi più recenti di colpi di scena. Eppure la storia è ricca di episodi simili, adesso citiamo i più famosi. E’ proprio vero quando il Sig. Mimmo di www.pronosticionline.com scrive “La palla è rotonda e può rotolare in una porta o nell’altra”. Spesso il campo ha sovvertito clamorosamente il pronostico della vigilia. Basta dare uno sguardo all”albo d’oro dei mondiali per rendersene conto.

1) Mondiali 1950, Il “Maracazano”

Il silenzio. Quello di 200.000 persone. Quello di 200.000 anime. Ancora più pesante, ancora più sordo di quello del nulla. Ed è di questo che si tratta: il nulla. Della sensazione di essere espropriato del palpabile e dell’impercettibile. Gli ultimi minuti finiscono distruggendo tutti i sogni e tutte le certezze di un popolo alle prese con traumi non comuni.

L’Uruguay vince i Mondiali del 1950 contro il Brasile (2 gol a 1), con disappunto dei tifosi. La vita non ha più senso. Alcuni scelgono di togliersela per non dover convivere con questo fardello. Il più grande successo del calcio uruguaiano diventa quindi una delle tragedie più dolorose della società brasiliana.

In questo senso, i giocatori, ex presunti eroi, vengono trattati come appestati. La maglia bianca, indossata e assimilata alla maledizione, viene abbandonata. Passeranno 69 anni prima di vedere il Brasile indossare di nuovo una tunica bianca. I

l paese considererà sicuramente maledetto questo 16 luglio 1950, giorno del “Maracanazo”. Una sensazione che viaggerà attraverso le generazioni.

2) Mondiali 1954, il miracolo di Berna

In finale la FRG (Germania Ovest) smentisce ogni pronostico e vince 3 gol a 2 davanti a una squadra ungherese che si pensava invincibile. Infatti, all’inizio degli anni Cinquanta, l’Ungheria vinse tutto sul suo cammino, in particolare il titolo olimpico a Helsinki nel 1952 (vittoria nella finale 2 gol a 0 contro la Jugoslavia). Il team di Sebes eredita quindi il soprannome di “Onze d’or“.

Un undici che conoscerà una sola sconfitta in 50 partite tra il 1950 e il 1956: la peggiore possibile.

Favorita del Mondiale del 1954 che si svolse in Svizzera, l’Ungheria inizia idealmente la sua finale, portando il risultato a 2 gol a 0 dopo otto brevi minuti di gioco. Il titolo annunciato prende rapidamente forma, ma la FRG reagisce rapidamente, molto rapidamente, e rimette le carte sul tavolo rimontando fino al 2-2, con una doppietta di Helmut Rahnotterrà, poi un gol a fine partita (84°), per offrire un titolo inaspettato alla Repubblica Federale Tedesca. Il primo della sua storia.

3) Euro 1992, vincitore della Danimarca

I giocatori danesi sono praticamente in vacanza. Dopo l’esclusione della Jugoslavia, vengono a giocare i play off e partono con il titolo. Per questa finale, la Germania è grande favorita contro una squadra danese che gioca senza il loro giocatore più famoso, Michael Laudrup, che ha rifiutato la selezione a causa di un litigio con il loro allenatore. Ma con sorpresa di tutti, i tedeschi si sono scontrati con una concreta difesa danese e hanno perso la finale con un incredibile punteggio di 2 a 0.

4) Euro 2004, vincitore la Grecia

Nessuno avrebbe scommesso un euro sulla selezione greca all’inizio del torneo, figuriamoci sulla vittoria del campionato!

In finale ha battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo e Figo 1 a 0, su colpo di testa di Charisteas. La Grecia diventa campione d’Europa. Otto Rehhagel entra nell’Olimpo. I giocatori non sono più calciatori, sono diventati eroi.

Una frase ripetuta in patria riassume perfettamente il cambiamento di status dei giocatori greci: “La Grecia antica aveva 12 dei, la Grecia moderna ne ha 11″.

5) Mondiali 2014, il traumatico “Mineiraço”

Cosa è successo l’8 luglio 2014? Quali pianeti potrebbero essersi allineati, quale maledizione potrebbe essere stata pronunciata? Perché sotto il cielo di Belo Horizonte è successo l’impensabile, l’inimmaginabile, l’incredibile: il Brasile si è semplicemente disintegrato contro una Germania che non ha nemmeno dovuto forzare il suo (immenso) talento per eliminare in semifinale il paese ospitante con il punteggio di 7 a 1.

I giornali brasiliani descrivono il risultato con titoli come: “La più grande vergogna della storia” (Lance!), “Umiliazione storica” ​​(Folha de Sao Paulo) o “Il Brasile è stato ucciso” (O Globo). Titoli forti che confermano il momento storico che questo incontro ha costituito.

La Seleçao perderà ancora la gara per il terzo posto contro gli olandesi mentre il Mannschaft vincerà la competizione pochi giorni dopo.

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