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Nazionale, Fabbricini: “Ecco perché non abbiamo preso Pirlo”

Intervistato dal Corriere dello Sport, il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini ha trattato diversi temi. Su tutti, quello del mancato ingaggio di Andrea Pirlo come vice di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale azzurra.

Le parole di Fabbricini

“Vi spiego cosa è successo. Pirlo e Ambrosini erano due personaggi sani, estremamente rappresentativi per la nostra Nazionale, che avevamo deciso di portare all’interno del gruppo. Quando si è passati a parlare del contratto, però, abbiamo scoperto che Pirlo aveva già un accordo con Sky. Per quanto restiamo assolutamente convinti che un suo ritorno nel gruppo azzurro garantirebbe benefici a tutti, come avremmo fatto a vederlo in tv mentre giudicava un ‘suo’ giocatore? La situazione si sarebbe fatta imbarazzante. Il giorno in cui sparirà questo conflitto di interessi, le nostre porte, per lui, resteranno sempre aperte”.

Sulla Serie B

“C’erano due delibere della Lega, nonché diciannove lettere nelle quali mi si chiedeva di evitare di ripescare squadre retrocesse sul campo o comunque non promosse. Il metodo adottato è stato anomalo, non lo metto in dubbio, ma io non ho mai nascosto di essere favorevole ad una riduzione del numero di squadre nelle principali categorie del nostro calcio. Con una Serie A a 18 e una B a 20, le cose funzionerebbero meglio”.

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