Serie A

Milan, Piatek: “Il club vuole che combatta per la maglia numero 9”

Le parole di Piatek – Intervistato dal quotidiano polacco Prezglad Sportowy, il nuovo attaccante del Milan, Krzysztof Piatek, ha svelato un retroscena sulla scelta del numero di maglia (la 19 e non la 9) parlando anche dell’addio col Genoa nelle dichiarazioni tradotte da MilanNews.

Le parole di Piatek

“Ho dormito poco in questi giorni avevo grande adrenalina. Gli ultimi giorni sono stati davvero intensi. Ora ho molte responsabilità di marketing, ma mi sto lentamente liberando di questa pressione. Sono andato in un grande club. Voglio realizzare i miei sogni, migliorarmi e fare i miei prossimi passi nella mia carriera. Non ho dubbi che abbia preso un’ottima decisione. Mi sento benissimo, i miei compagni mi hanno accolto alla grande. Ho parlato con Gattuso ma c’è stato solamente uno scambio di opinioni molto cortese. Era contento che io fossi finalmente con la squadra. Mi ha augurato buona fortuna. Non c’è stato il tempo per una lunga chiacchierata e per chiarire cosa voglia da me”.

La maglia numero 9

“Ne ho parlato con il club. Devo essere sincero, volevo la 9 e non lo nascondo. Il Milan, però, ha un’altra idea. Deve essere una ricompensa per i calciatori che se lo meritano. L’hanno indossata grandi predecessori come Filippo Inzaghi e Marco van Basten. Mi è stato dato di capire che devo prima dimostrare a me stesso, dare qualcosa al club, e poi vedremo. E io voglio farlo…”.

Quando sono arrivato al Genoa in estate non pensavo che avrei lasciato il club in inverno. E’ stata un’offerta irrinunciabile sia per me che per loro. Mi ha aperto una grande prospettiva di sviluppo, che nessuno voleva bloccare o rallentare. Dirò di più, ho fatto la cosa giusta. Non puoi rifiutare un club come il Milan. Non sono venuto qui per sedermi in panchina e accontentarmi. Ho la possibilità di far parte della leggendaria storia del club e voglio sfruttarla. All’inizio della stagione ho sorpreso tutti, anche me stesso. Quando ho iniziato a segnare è diventato chiaro che i club europei avrebbero iniziato a interessarsi a me. Le mie prestazioni hanno avuto grande risonanza, ma nonostante tutto ho pensato che se me ne fossi andato, sarebbe stato in estate, e poi è successo questo…la vita è bella e imprevedibile”.

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