Nikolaos Anastopoulos, un attaccante incapace di vedere la porta ad Avellino

Arrivò in Italia col titolo di cannoniere, ma il greco Anastopulos ad Avellino si dimostrò solo una comparsa. Il nuovo acquisto, che venne subito soprannominato il “Virdis del Partenone” per la sua vaga somiglianza con il noto centravanti italiano, accentuata dal “baffo” e dalle foltissime sopracciglia, aveva in comune con il sardo anche qualcos’altro: un’indomita indolenza e un’insostenibile apatia. Il Virdis vero però vedeva la porta come pochi, insomma la buttava dentro con costante regolarità.

Anastopulos invece no, nella maniera più assoluta. Prelevato dall’Olimpiakos Pireo, dove segnava regolarmente in doppia cifra ogni anno, nella stagione 1987/88 offrì all’Avellino prestazioni allucinanti riassunte dalla imbarazzanti cifre che seguono: 16 presenze e zero gol.

Nikolaos Anastopoulos all’Avellino

Il mister Bersellini dopo le prime partite lo fece accomodare in panchina, ma non riuscì ad evitare che i “Lupi” dell’Irpinia retrocedessero in Serie B chiudendo il campionato al penultimo…



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