Ruben Loftus-Cheek, centrocampista classe 1996, oggi è alto 1,91, ma gioca nel Chelsea da quando è un soldo di cacio: a 8 anni l’ingresso nell’Academy, ed è solo il terzo giocatore in assoluto a crescere nel vivaio dei Blues e a segnare poi con la maglia della prima squadra, dopo Carlton Cole e John Terry.
E’ stato apprezzato negli anni (professionista dal 2013) da diversi tecnici di nostra conoscenza: prima Mourinho che lo impiegava in zona centrale, poi Conte da trequartista e infine Sarri da mezzala. Proprio l’attuale tecnico della Lazio lo avrebbe voluto con sé nell’estate del 2021, quando invece è arrivato Toma Basic. Ruben ha un curioso e tormentato rapporto con i fulmini: nel 2005, quando aveva appena 9 anni, uno lo ha sfiorato, mentre quando era in prestito al Crystal Palace, nel 2017-18, due hanno colpito la sua casa nel giro di pochi giorni. A proposito di prestiti, un’altra esperienza al Fulham nel 2020-21 ha portato ricordi migliori con più di 30 presenze all’attivo.
Non solo il Milan: come detto c’era la Lazio nel 2021, e poi il giocatore è stato proposto all’Inter nell’estate 2022, senza suscitare troppi entusiasmi. Nel 2019 Loftus-Cheek è stato protagonista di un paradossale outing… al contrario: dopo che erano inziati a circolare rumors su una sua presunta omosessualità dichiarata anche all’interno dello spogliatoio, attraverso i suoi profili social è intervenuto per negare la veridicità delle voci. “Tutti i calciatori che hanno dichiarato di essere gay hanno il mio supporto e il mio rispetto, ma i rumors sul mio conto non sono veri”
