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L’AIC Sbotta: “I club continuano a convocare i calciatori, senza dignità”

L’AIC (Associazione Italiana Calciatori) prende posizione contro le società che continuano a convocare i propri giocatori nonostante le restrizioni del governo. Questa la nota integrale diffusa dall’Associazione.

Queste sono le dichiarazioni Dell’AIC (Associazione italiana calciatori)

«L’Associazione Italiana Calciatori in un momento delicato per il Paese è costretta suo malgrado a denunciare la paradossale situazione che si sta verificando in più di qualche club professionistico. Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che ha adottato con un Decreto misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale sino al 25 marzo 2020.

Ci rattrista e indigna registrare ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto nazionale e internazionale di alcune società calcistiche, che si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o peggio ancora per il controllo quotidiano della temperatura. Ora riteniamo che la situazione abbia una definizione ben precisa.

Se i club convocano oggi in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, incontrare persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono. E’ un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari.

È, inoltre, offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa. Se le società convocano gli atleti difendendosi con il DPCM. Devono spiegare quale sia l’interesse nazionale di tenere in forma atleti ed atlete che nella migliore delle ipotesi non riprenderanno l’’attività prima di metà aprile! Questo significa che stanno vivendo su un altro pianeta.

Infine chiude ringraziando tutti le persone in prima linea a combattere il virus

Cogliamo l’occasione per dare un grande abbraccio ideale ai tanti medici, infermieri e personale sanitario che in questi giorni e nelle prossime settimane avranno bisogno del supporto dell’Italia intera. Grazie da tutti noi!»

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