Champions League

Inter, Inzaghi: “Manchester City il club migliore al mondo, ma non ho paura”

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter ha parlato in conferenza stampa, per il Media Day organizzato dall’Uefa in vista della finale di Champions League, in programma il 10 giugno ad Istanbul, contro il Manchester City

Le parole in conferenza stampa di Inzaghi a pochi giorni dalla finale di Champions League contro il Manchester City

Sul cammino dell’Inter in Champions: “Come hai detto tu, è stato un viaggio lungo, che è cominciato da quest’estate il giorno dei sorteggi che chiaramente non era stato fortunatissimo, chiaramente, avevamo preso il Bayern e il Barcellona però insieme alla squadra ne avevamo parlato subito, secondo noi, potevamo fare un bel percorso. Abbiamo fatto un grandissimo viaggio, però penso che sia partito tutto dallo scorso anno, nella mia mente e in quella dei ragazzi le 4 partite con Real e Liverpool, sono rimaste impresse nei nostri pensieri”.

Sul livello personale. “Ieri era il giorno in cui c’ho pensato di più, abbiamo lavorato sul City. Personalmente sto iniziando a pensare di più al City”.

Sulle percentuali di vittoria. “Non sono bravissimo, sappiamo che incontriamo una squadra che è la più forte del mondo, è sempre arrivata in finale e semifinale negli ultimi 4 anni della competizione. Avremo di fronte i migliori, con un allenatore ha segnato un’epoca, nel calcio moderno c’è un Guardiola prima e dopo. Per noi sarà una partita importantissima”.

Se è la partita più importante della sua carriera: “A livello di importanza è sicuramente la più importante, ma penso anche la più importante dei miei giocatori. Le finale sia io che i giocatori è la prima volta. Come ho detto ci ripaga degli sforzi durante l’anno, è stato un percorso lungo e con insidie, negli ultimo tre mesi quando ho avuto rotazioni più profonde penso che l’Inter abbia fatto grandi cose”.

Su Lautaro: “Tutte e due le squadre avranno i giocatori che dovranno fare la differenza e Lautaro la deve fare per noi”.

Su Guardiola: “Durante Il mio viaggio di nozze, dopo il mio matrimonio, in un albergo, c’era una persona seduta al tavolo e quello era Guardiola”.

Sul City: “C’è tantissima ammirazione per il City. Il risultato? Sentivo che il City sarebbe arrivato in finale, la partita di andata era stata equilibrata, quindi quest’anno sentivo che la gara di ritorno che avrebbe vinto il Manchester City largamente”.

Su chi in attacco con Lautaro: “No, no , non deciso lì, non ho deciso in difesa perché in questo momento fortunatamente come è stato in questi due mesi ho la possibilità di scegliere e per l’allenatore e la migliore cosa che ci sia. Purtroppo non ho potuto alternare. Mancano ancora quattro allenamenti e la rifinitura di Istanbul, tante volte, non ultima sabato scorso a Torino, arriva la sera e pensi una cosa, e poi al mattino vedi un qualcosa che ti fa cambiare idea. Fino all’ultimo l’allenatore cambia idea e scelte”.

Sull’atmosfera di Istanbul: “Troveremo uno stadio con tante gente, ci saranno tifosi del City, dell’Inter e cisa ranno e tifosi turchi che saranno divisi tra Calhanoglu e Gundogan. Non vediamo l’ora di arrivare, giovedì saremo lì, faremo la rifinitura sul campo che è in ottimo stato. Ci sarà una grande partita sabato”.

Sulla finale di FA Cup: “Più lo vedi e più capisci il perché stanno ottenendo risultati. E’ una squadra che gioca bene a calcio, fa grandissimo possesso, grandissime riaggressioni, con pochi punti deboli. Dovremo essere bravi a coprire ogni centimetro del campo, perché sono veramente bravi nel possesso nell’andare e d occupare spazi, una squadra veramente forte”.

Sul City favorito come fattore di vantaggio: “Questo lo vedremo, adesso è difficile da prevedere. Sicuramente sarà una partita importante per le due squadre. Sappiamo che è l’ultimo atto per la competizione più importante che ci sia. Ce la siamo guadagnata con merito. Ci siamo e cercheremo di fare una grande partita sapendo quello che troveremo di fronte a noi”.

Sulle qualità dell’Inter: “Ho avuto dei ragazzi che, anche in momenti di defezioni importanti, hanno tirato risorse che non si potevano immaginare. Siamo stati bravissimi, in partite difficilissime per la nostra stagione, che venivano presentate come partite da ultima spiaggia, ma noi sapevamo che erano partite da grande Inter e siamo stati bravissimi“.

Sul partire bene in partita: “Quello è fondamentale, dovremo essere bravi, sappiamo che il City parte forte, noi solitamente siamo molto attenti, concentrati. Quindi dovremo essere molto bravi”.

Su cosa ha paura: “Stiamo sempre a parlare di calcio, abbiamo tanto rispetto. Guardiola è l’allenatore più forte al mondo, nel calcio moderno ha segnato un’era, paura nulla, abbiamo tanto rispetto, nello stesso tempo siamo orgogliosi di giocare questa finale, che abbiamo voluto con tute le nostre forze, sarà l’ultima di 57 sabato”.

Sulla motivazione: “Per quanto riguarda la motivazione, nel calcio è importantissima, ho la fortuna di allenare ragazzi straordinari, hanno sempre avuto una motivazione altissima altrimenti non sarebbero tanti titoli, la motivazione è il succo del calcio”.

Sul soprannome re di coppe: “Mi fa piacere, chiaramente ho avuto sempre la fortuna di avere squadre importanti ho avuto fortuna di avere giocatori importanti nelle patite decisive abbiamo sempre fatto belle gare, sempre difeso e attaccato nel migliore dei modi”.

Sulla vittoria di sabato più grande di quella del 2010: “Io nel 2010 non c’ero. Fu fatta un’impresa e quello che cercheremo di fare sabato. Il Bayern Monaco e il Manchester City sono due squadre diverse”.

Sulla capacità dell’Inter si sovvertire il pronostico. “E’ dal giorno che il City ha battuto il Real si dice questa, era una cosa preventivata, il calcio è bello per questo, non sempre vince chi è il favorito, ci sono gli episodi dove dovremo essere bravi ad indirizzarli nel modo giusto, soprattutto nelle finale anche se giochi contro il City, saranno equilibrate e saranno gli episodi che faranno la differenza”.

Sulla partita di domani sera: “Chiaramente la partita sarà fatta di momenti, è normali che noi dovremo essere bravi a togliere il possesso palla al City, dovremo essere bravi a gestire quando avremo la pala, loro fanno ottime pressione, noi dovremo essere bravi a cercare di limitare il possesso a loro, sapendo che ci saranno momenti dove saremo offensivi e dove soffriremo. Chiaramente la strategia la vedrete sabato. Un po’ di possesso gli concesso, dovremo essere bravi noi di togliergli certezze, che giocano con gli stessi giocatori e con lo stesso allenatore. sappiamo che è una partita difficile da affrontare”.

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