Marco Nasti, attaccante del Cosenza ma di proprietà del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni del classe 2003.
Nasti, attaccante del Cosenza in un’intervista alla Gazzetta: “Il prestito dal Milan? E’ un modo per far capire quanto posso valere”
Sugli allenatori avuti in carriera: “Dionigi mi ha dato le occasioni ma io non ero ancora pronto. Di Viali apprezzo tanto la concretezza”.
Sulla partita di lunedì sera contro il Palermo: “Ora abbiamo capito che non basta essere una squadra, bisogna essere un gruppo. Ognuno si deve sacrificare, il famoso uno per tutti e tutti per uno”.
Sul periodo che sta vivendo la squadra calabrese: “Ora abbiamo capito che non basta essere una squadra, bisogna essere un gruppo. Ognuno si deve sacrificare, il famoso uno per tutti e tutti per uno. Ci serviva fare punti per continuare a inseguire l’obiettivo che sicuramente meritiamo. Per me poi è stato fantastico esultare davanti al nostro fantastico pubblico“.
Sul prestito al Cosenza dal Milan: “Per me significa soprattutto crescere, diventare uomo. Ed è anche uno stimolo per dimostrare al Milan quanto posso valere“.
L’idolo: “Benzema. Il mio idolo per come segna e sa crearsi le occasioni. Tecnicamente è devastante. Guardo i suoi video per capire come si muove in area, come fiuta le situazioni per far male“.
Sugli allenamenti al Milan: Sicuramente a Giroud, una prima punta come me. Per come si arrabbia se sbaglia una minima cosa e nell’azione dopo fa di tutto per non ripetere l’errore. Ho capito che la differenza con i “grandi” non è la tecnica quanto l’atteggiamento, il temperamento. Basta vedere come chiamano la palla, sembra una cavolata ma fa la differenza“.
Gli obiettivi per il futuro: “Prima salvo il Cosenza diretto e poi vinco il Mondiale (Under 20)”.
Sul ritorno al Milan: “Io mi sento pronto. Non per tirarmela, ma ho la ‘cazzimma’ che ci vuole”.
Sulla sfida di Champions tra Napoli e rossoneri: “Una partita particolare per me, a casa si tifa Napoli”.
