Serie A

Juventus, Emre Can: “Preoccupati per l’Atletico Madrid? Semmai siamo esaltati”

Intervista Emre Can a Tuttosport, il centrocampista della Juventus ha rilasciato queste dichiarazioni: La Juventus è un club famiglia. Non è un insieme di campioni. Le individualità contano molto meno del gruppo. Qui c’è Cristiano Ronaldo, il più grande del mondo, ma nello spogliatoio è uguale agli altri e si comporta in modo naturale. Tutti sono allo stesso livello, non ci sono privilegi, si lavora, poi si fanno battute e si organizzano scherzi anche con lo staff. Entri in campo per allenarti sempre con il giusto umore”.

Intervista Emre Can a Tuttosport

Preoccupati per la Champions League? Queste sono le partite che qualsiasi calciatore vuole giocare, quindi siamo esaltati semmai. Credo che alla Juventus non manchi nulla. L’Atletico Madrid è una delle avversarie più dure che potessero capitarci, la peggiore dell’urna due. Per il modo in cui giocano, fisico e spigoloso, ti rendono la vita difficile. Barcellona e Real Madrid sono fortissime e stanno arrivando al top proprio ora. Il Liverpool è la finalista dell’anno scorso e occhio al Bayern che sta entrando in forma. Poi c’è il City, il PSG e noi. È la Champions League più interessante degli ultimi anni”.

Qui gli allenamenti sono durissimi. Me lo avevano detto e l’ho toccato con mano. Pensavo che in Germania, oppure a Liverpool con Klopp si fosse raggiunto il top, ma se poi confronti quei metodi di lavoro con quelli della Juventus, capisci che qui è molto diverso. Penso che il mio corpo abbia faticato ad abituarsi all’inizio. Sentivo le gambe pesanti, poi ho parlato con Chiellini e lui mi ha spiegato: “Emre, i primi mesi saranno durissimi per te, poi però si vola”. E devo ammettere che è vero”.

Mandzukic ha il suo carattere ed è molto particolare. Ma il suo apporto è fondamentale: sa richiamare all’ordine con uno sguardo dei suoi, però è anche uno dei più spiritosi e simpatici. Scherza molto. Ha un grande senso dell’umorismo. Un umorismo tutto suo, però molto divertente. Anche a casa, i miei famigliari e gli amici mi chiedono sempre di Cristiano. Com’è Cristiano? Cosa fa Cristiano? È un calciatore pazzesco. E poi c’è il suo atteggiamento fuori dal campo: bravo ragazzo, per nulla presuntuoso, ma anzi estremamente umile. Mi ha sorpreso questo aspetto caratteriale molto alla mano”.

Ho imparato moltissimo col nodulo alla tiroide. Sono stati momenti difficili e ora mi sento più forte e consapevole. Apprezzo di più i piccoli particolari e ho rimesso in ordine le priorità della mia vita. Devo ringraziare i medici della Juventus che sono stati fantastici e ovviamente la mia famiglia e gli amici che mi sono stati vicini. Adesso c’è un Emre Can più forte“.

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