Serie A

Cremonese, il presidente Arvedi: “Il legame con la città è inscindibile”

Giovanni Arvedi, proprietario e presidente onorario della Cremonese ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della società lombarda tra passato, presente e futuro. Di seguito le sue parole.

Arvedi, proprietario della Cremonese in un’intervista alla Gazzetta: “Vogliamo andare avanti in Coppa Italia”

Sulla Cremonese:  “La Cremonese, con i suoi pregi e difetti, cerca di ispirarsi all’idea, forse un po’ romantica, ma sempre attenta a comunicare positività e sportività e con la città il legame è inscindibile. C’è un’unica realtà, sia nei momenti esaltanti della vittoria che in quelli tristi della sconfitta. La ‘Cremo’ è un elemento identitario della nostra comunità locale, un elemento trasversale che coinvolge sia chi viene allo stadio che chi rimane a casa“.

Sulla promozione in Serie A: “Nella scorsa stagione, con la promozione in A, abbiamo realizzato un sogno per l’intera città. Vedere i nostri sostenitori felici, esultare con loro è stata una gioia immensa“.

Sulla semifinale di Coppa Italia: “La semifinale di Coppa Italia è un traguardo storico, ambito, per certi versi inaspettato che ci riempie di orgoglio e di speranza: il nostro desiderio è quello di poter continuare nell’avventura per regalare così un altro sogno ai nostri tifosi“.

Sulla Serie A: “E’ davvero un mondo completamente diverso da quelli da noi conosciuti negli ultimi decenni. Era prevedibile che da un punto di vista sportivo avremmo pagato questo salto. Ventisei anni di lontananza dalla A sono davvero molti. Oggi però stiamo maturando una consapevolezza che ci aiuterà ad affrontare meglio le sfide che abbiamo di fronte. Constatare come in questa stagione per ora avara di risultati, l’entusiasmo dei tifosi e il loro attaccamento sia lo stesso di allora è motivo di orgoglio. Quando vedo, dalla tv, la squadra al termine di ogni partita stringersi alla Curva e cantare con essa nonostante la posizione in classifica, credo che sia un segno di grande rispetto reciproco. E una piccola vittoria morale di cui dare atto ai nostri tifosi“.

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