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Caso scommesse, Chiellini: “Il calcio è una bolla, lo studio ti aiuta a restare attaccato alla realtà”

Giorgio Chiellini, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana, è intervenuto da remoto all’evento di presentazione del progetto “My kickoff in USA” di College Life Italia e Fondazione Agnelli. 

L’ex bianconero ha avuto modo di affrontare vari temi tra cui il caso scommesse che vede coinvolti alcuni giovani giocatori italiani come Fagioli, Tonali e Zaniolo.

Queste le sue dichiarazioni come riportate da TMW:

In un momento particolare come quello che sta attraversando il calcio italiano, lo studio avrebbe aiutato, anche nell’avere hobby e impegni per i tanti ragazzi che stanno venendo fuori. Lo studio è educazione. Non guardiamo solo allo studio Universitario, ma lo studio che si fa quando si cresce da adolescenti. È uno strumento educativo che ti permette di essere attaccato ala realtà. Il calcio è una bolla, hai tante pressioni e tanti soldi a 18 anni che magari i tuoi genitori non hanno mai guadagnato nella loro vita. Lo studio ti mantiene attaccato alla realtà, ancorato al mondo reale che è la vita. Io ho avuto la fortuna di stare a casa fino a 19 anni, ora molti ragazzi non hanno questa opportunità. In un momento in cui tante volte ci si isola, per esempio con i social da soli negli alberghi e nei ritiri, lo studio è un’arma in più per educare dove non riesce ad arrivare la famiglia e la squadra per far capire a questi ragazzi in che mondo si vive”.

Modalità collage esportabile anche in Italia?
“Negli USA il calcio è diverso dagli altri sport. Ora i migliori talenti vanno via molto giovani per l’Europa, alcuni ora giocano in Italia. Però i college sono vissuti con grande passione: football e basket sono irraggiungibili, ma il calcio è in grande ascesa”.

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