Serie A

Napoli, Ancelotti: “Attacco? Sono stanchi: decido domani”

Oggi nella sala stampa di CastelVolturno, Carlo Ancelotti ha presentato la gara di domani alle ore 18 contro la Fiorentina. Il tecnico del Napoli ha parlato di numerosi temi. Ecco le parole del tecnico. Si parte dall’umore sorridente di Ancelotti: “Buono, finalmente sono tornati i giocatori dalle nazionali e ieri ci siamo allenati tutti insieme. Purtroppo c’è stato l’infortunio di Chiriches, è tornato ieri ma ci mancherà per un po’ e troveremo le soluzioni a quest’assenza. Per il resto sono tornati tutti bene, qualcuno era un po’ stanco, ma c’è oggi per recuperare e tutti saranno disponibili”

Dopo il netto 3-0 contro la Sampdoria, arriva la Fiorentina dopo la sosta delle Nazionali: “Nella sosta abbiamo analizzato bene la gara, è vero che non è stata una buona gara, ma l’approccio è stato buono, è mancata la reazione ed il controllo del gioco dopo l’1-0. Poi la seconda parte del primo tempo è stata da dimenticare, finora i primi tempi non sono stati dell’intensità che volevamo. Abbiamo preso tanti gol, ma abbiamo anche preso meno tiri, quindi piccoli errori ci costano più del normale. Dobbiamo aumentare l’attenzione sui dettagli. Dire che la fase difensiva è deficitaria perché abbiamo preso tanti gol non è vero, si sono presi i gol ma in 3 gare contro squadre d’alto livello ma difensivamente la squadra si è comportata bene”.

Subito dopo la gara contro i Viola, ci sarà l’esordio in Champions League. Domani quindi possibili sorpresa nella formazione: “Non ho scelto, Milik e Mertens sono alla pari dopo 90′ con la nazionale. Sono arrivati ieri abbastanza stanchi. Vediamo l’allenamento di oggi, poi deciderò. Iniziano tutte gare ravvicinate, ma oggi pensiamo alla Fiorentina e poi valutiamo”.

Nella giornata di ieri la Treccani ha inserito il neologismo Sarrismo. Ci sarà mai anche l’Ancelottismo: “Non lo so, se non l’hanno tirato fuori non c’è. Da sempre le squadre di Sarri, come quelle di Guardiola, hanno avuto una filosofia precisa. Per quello saltano fuori i neologismi. La mia filosofia probabilmente, come quella di altri, non è legata ad una sola precisa identità. Mi piace il gioco corto, ma anche quello lungo, l’attacco come la difesa col pressing ma anche difesa bassa, la miglior maniera è di avere poco spazio alle spalle. Il mio calcio è meno identificabile”.

Alle 18 domani al San Paolo arriva la Fiorentina di Pioli: “Ha fatto bene in queste due partite, ha giocatori bravi e pericolosi. Dobbiamo concentrarci su quello che vogliamo fare noi come sempre, rispettando l’avversario per l’organizzazione che ha. Dobbiamo far bene per la nostra autostima che s’è abbassata un po’ dopo Genova”.

Ieri in conferenza stampa Allan ha parlato dell’aiuto di Ancelotti nel crescere: “In alcune situazioni in queste prime 3 gare mentalmente potevamo essere più solidi, ma sono difficoltà normali per crescere. La squadra mi piace come si allena, sta crescendo, troveremo stabilità. Abbiamo perso una gara brutta ma non è la fine del mondo, siamo all’inizio. Se analizziamo i dati fisici… il Napoli ho letto che è la squadra che corre meno, la distanza totale è stata inferiore di 1400 metri, ma se facciamo il calcolo abbiamo corso meno degli avversari di 50 metri a giocatore, ma nell’alta intensità ne abbiamo fatti di più. Sono 50 metri di corsa lenta o camminata, non si giudica da questo se una squadra non è in condizione”.

Pochi tagliandi staccati per la gara, ma Ancelotti resta fiducioso nei confronti del pubblico: “Sono contento di essere qui per tanti motivi, la squadra, l’ambiente, la passione. Se ce ne saranno 20mila domani proveremo ad offrire un bello spettacolo, in modo poi da convincere gli altri per la prossima dicendo abbiamo visto un buon Napoli”.

Domani la Fiorentina indosserà la fascia di capitano dedicata ad Astori dopo la deroga della Lega: “Mi sembra non ci sia neanche da discutere, forse s’è perso anche troppo tempo. Il calcio ha problemi più gravi da risolvere. Astori sia ricordato e onorato al meglio, una fascia col suo nome è normale”

Sul tempo necessario per vedere il gioco di Ancelotti: “Le mie idee non sono in contrapposizione, non voglio che si dimentichi quanto fatto, soprattutto a livello difensivo. E’ un bene prezioso. Ma piano piano costruiremo il gioco più in verticale e su questo lavoriamo”.

Buone notizie per Insigne dopo la Nazionale: “Come sta? Molto bene, non giocando la seconda gara è fresco e motivato. Il non aver giocato bene è uno stimolo in più”. Comunque domani riposa… fino alle 18 poi vedo (ride, ndr)”.

Sulle critiche circa la sconfitta contro la Sampdoria, per aver utilizzato altri elementi della rosa, Ancelotti è stato chiaro: “Le critiche sono all’ordine del giorno quando perdi, proseguo sulla stessa linea. Sono qui per valorizzare la rosa, ma sono qui per portare il Napoli livelli più alti possibili, poi lo si può fare tramite la valorizzazione della squadra. Ounas ad esempio ha fatto un ottimo secondo tempo. Il mio amico Corbo scrive di non arretrare ed io non arretro. Non posso ammazzare 11 giocatori e motivarne 11, la rotazione sarà normale. Mi sono già arrabbiato con i giocatori a Genova, con voi non so, ma non ci vuole molto (ride, ndr)”

Circa l’equilibrio della squadra: “Ogni volta che ci tirano in porta ci fanno gol, ne abbiamo subiti pochi. Siamo tra le squadre che subisce meno finora. In questi momenti dobbiamo fare attenzione ai minimi dettagli, spesso non succede niente, altre volte prendi gol”.

In tre partite gli azzurri hanno conquistato ben 6 punti: “Abbiamo lavorato bene in questi due mesi, non posso dire in modo eccezionale. Potevamo evitare la sconfitta, ma il calendario era anche complicato e lo sarà ancora. 6 punti, potevamo averne 7″.

Sul turnover: “La mia priorità è la Fiorentina, poi domani sera la priorità sarà lo Stella Rossa. Dopo la Fiorentina valuterà la condizione dei giocatori e deciderò la formazione migliore per vincere quella seguente”.

Lo scorso anno nello spogliatoio si parlava di Scudetto, mentre quest’anno: “Non ci pensiamo, proviamo a vincere le gare, ora è presto. Siamo all’inizio, dobbiamo migliorare e pensiamo a questo”. Sulla posizione di Verdi in un 4-3-3: “Può giocare destra e sinistra, in un sistema diverso può giocare come mezzapunta dietro l’attaccante. Tranne la punta può fare tutto con le sue caratteristiche. Predilige la destra perché può accentrarsi. E’ importante per noi, non ha fatto bene alla prima, ma è nella norma”.

Sulla volontà di De Laurentiis di affidare le chiavi del Napoli, oltre i tre anni di contratto: “E’ un attestato di stima, mi rende orgoglioso e mi dà responsabilità e motivazione”. Si parla anche di Nazionale, uscita ridimensionata in Nations League: “In questo momento il calcio italiano non esprime valori individuali di livello, è fuori discussione. Serve tempo, pazienza, il lavoro di Mancini è duro, difficile. Molti giocatori giovani impiegati non hanno esperienza internazionale”.

Chiusura dedicata alle domande dei social che hanno chiesto al tecnico sulla sconfitta di Genova, sulle esperienze passate e sulle cose più belle di Napoli: “I 14 in nazionale non lo so, quelli qui sì. Cambia poco il lavoro di un tecnico, la differenza sta all’esterno in base all’ambiente in cui alleni. Qui c’è grossa passione, attenzione sulla squadra ed è una differenza importante. Le cose che mi piacciono di Napoli? La vista. Alcuni paesaggi sono unici al mondo”.

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