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Mondiali, ecco chi è Beriranvand: ieri ha parato il rigore a Cristiano Ronaldo

Ieri l’errore dal dischetto di Cristiano Ronaldo ha messo paura ai tanti tifosi del Portogallo, che hanno assistito al ritorno dell’Iran. La nazionale iraniana dopo il penalty sbagliato da CR7, è riuscita a pareggiare sino a credere alla qualificazione che però è svanita.  A bloccare quello che sin’ora è stato l’uomo decisivo della Nazionale lusitana, è stato Alireza Beiranvand portiere dell’Iran. Sicuramente la sua parata non verrà dimenticata, ma per il portiere classe 1992 è un premio alla sua vita.

Davvero particolare la storia di colui che ieri ha tenuto in vita i sogni mondiali dell’Iran. Classe 1992, 25 anni, prima di diventare numero uno della nazionale iraniana, il giovane Beiranvand ha in pratica fatto di tutto nella sua vita. Nato come attaccante nella squadra locale di Sarabias, indossa i panni di portiere, quando il numero uno si infortuna. Volo tra i pali, salvataggio miracoloso e ruolo che ricoprirà per sempre.

Il papà di Alireza però non voleva che giocasse, ma che lavorasse ed aiutasse la famiglia: “A mio padre non piaceva il calcio, voleva che lavorassi, una volta mi ha anche strappato i vestiti e i guanti. Dopo quel giorno giocai a mani nude…”. L’idea di lasciare il calcio lo corrode dentro e quindi decide di scappare a Teheran. Qui incontra Hossein Feiz, un allenatore di calcio che in cambio di 200.000 toman (pari a 34 euro), gli promette di prenderlo in squadra.

Senza soldi il giocatore dorme fuori lo stadio come senzatetto: “Non avevo né soldi, né un lavoro. Dormii vicino alla porta della sede del club, la mattina successiva mi svegliai e trovai le monete che la gente mi aveva lasciato. I passanti pensavano fossi un mendicante. Beh, almeno feci una ricca colazione dopo tantissimo tempo…”.

Posto in squadra trovato, ma serve un lavoro per mantenersi a casa del capitano. Prima lavora in una sartoria, poi l’approdo in un autolavaggio: qui diventa lo specialista dei SUV vista la sua altezza pari a 194 cm. Qui arriva una chance importante, che però decide di fari sfuggire l’opportunità. Arriva Ali Daei, ex punta del Bayern Monaco, all’autolavaggio. Quale occasione migliore per arrivare nel calcio che conta? Lui no, non vuole aiuti o corsie preferenziali.

La strada è lunga e cambiano i lavori: prima pizzaiolo e poi spazzino. Durante la sua dura vita, accade il secondo incontro importante con il tecnico della Naft Football Club Under 23. Ingaggiato dalla squadra, qui inizia la sua vera avventura nel calcio che conta. Viene convocato dall’Under 23 dell’Iran, sino a diventare il primo portiere fino alla fase di qualificazione ai Mondiali 2018. Come Ulisse nella sua Odiessea, anche Beiranvand dopo tanto girovagare è riuscito a trovare la sua Itaca e la sua gloria.

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