Serie A

Milan, la Procura di Milano indaga su Yonghong Li

La Procura di Milano indaga su Yonghong Li, l’uomo d’affari cinese diventato proprietario del Milan che rilevò il club direttamente dalla Famiglia Berlusconi. L’ipotesi è quella di reato di false comunicazioni sociali. Gli uomini della procura stanno controllando gli ultimi tre anni – le trattative tra Silvio Berlusconi con il thailandese Mr. Bee Taechaubol a prima dell’arresto di fiscalisti italosvizzeri della Tax & Finance di Lugano – sino a Li.

Brutte notizie per il club rossonero e l’imprenditore cinese

Per il momento l’indagine riguarda solo Yonghong Li e non anche Berlusconi. Sospetti i comunicati ufficiali emanati in questi mesi, prima di sparire e non pagare i suoi debiti al fondo americano Elliott che ha rilevato il club.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, le domanda che hanno spinto la Procura ad indagare sono state: perché l’uomo d’affari cinese ha deciso di perdere ben 698 milioni (divisi in acquisto e aumenti di capitale per il club) per un mancato rimborso da solo 32? Se conosceva questa situazione perché ha deciso di non accettare l’offerta di uno degli imprenditori americani? E’ stata una sua decisione o era manovrato da qualcuno?

La Guardia di Finanza milanese nel frattempo sta svolgendo acquisizioni di atti e documenti presso terzi negli uffici non solo del Milan ma anche di diversi consulenti che riguardano l’operazione cinese quali Lazard ossia advisor di Fininvest. Situazione che mette in agitazione il Milan, viste che queste sono delle ore decisive per il suo destino sportivo ed economico. Il club rossonero attende l’odierna sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna.

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