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Wanda Nara: “Era da anni che Mediaset mi voleva. Non sarò la voce di Icardi”

Wanda Nara, come avevamo riportato ieri, sarà la nuovo opinionista di Tiki Taka al fianco di Pierluigi Pardo. La showgirl argentina e moglie di Mauro Icardi ha parlato della sua scelta e chiarito la sua figura attraverso Il Corriere della Sera.

Le parole di Wanda Nara

“Da anni Mediaset mi chiamava, ho accettato ora perché posso farlo. Isabella, la mia figlia piccola, da settembre inizia la materna e avrò qualche ora libera in più. E poi Mauro spesso il lunedì sera è a casa. Cosa ha detto? Abbiamo deciso insieme, è d’accordo, contento. Sono una donna indipendente, ho sempre lavorato e non voglio dipendere in alcun modo da un uomo, sia pure mio marito che amo. Noi donne abbiamo la capacità e le possibilità per ricoprire più ruoli, il lavoro è un punto importante. Anche quando ero incinta non mi sono fermata e ho pubblicato un libro per bambini”.

“Se sono spaventata? Per niente, in Argentina di televisione ne ho fatta tanta. Programmi sportivi e di spettacolo: è un ambiente che mi piace e conosco. I giudizi? Non sono e non voglio essere la tipica donna che si limita a fare la moglie di un giocatore famoso. Il calcio in casa mia si respira tutti i giorni, in ogni momento e non solo per la presenza di Mauro. I bimbi lo guardano, gli piace, e lo seguo sempre pure io. Mi sento pronta e preparata e lo sarò ancor di più. Identificata con l’Inter? Sono tifosa dell’Inter, è vero, ma sarò neutrale. Allo stadio vado quasi sempre, mi aggiornerò di più anche sulle altre squadre, mi farò aiutare da amici e professionisti”.

Icardi?

“Non voglio assolutamente che passi l’idea che sarò la voce di Mauro: non sarà così. Sono trasparente, dico sempre quel che penso e lo farò anche in tv a Tiki Taka e, se capita, pure sull’altro programma, Pressing. Difendo sempre la mia indipendenza. Con mio marito discutiamo di calcio di continuo. Lui vive una situazione dall’interno, dal campo, e ha una visione che per forza di cose non può quasi mai essere la stessa mia che giudico guardando da fuori”.

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