Serie B

Ventura: “Alla Salernitana mi sono ripreso tutto. Protocollo chiaro per ripartire”

Ha parlato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il tecnico della Salernitana Gian Piero Ventura, che si è soffermato su questa sua avventura in Campania. Con l’allenatore che è tornato anche sul suo passato, dimostrando tutta la sua voglia di rivincita.

Ventura sulla rinascita di Alessio Cerci

“Farlo rinascere? C’è stato un attimo in cui ho temuto di non farcela. Dopo due anni senza giocare era davanti a una montagna da scalare. Però mi ha sorpreso, perché non ha mai mollato e la montagna l’ha scalata a mani nude. Nella penultima gara ha debuttato dall’inizio e ha fatto vedere cose importanti. Dopo un lungo stop come questo sarà dura per tutti ripartire, mi basterebbe averlo all’80%“.

Sulla possibile ripresa dei campionati

Leggo date buttate lì, tante chiacchiere. E’ difficile parlare di calcio davanti a tanti morti. Solo i medici potranno dirci quando giocare. Senza quarantena si dovrà convivere con il virus: come si farà? Serve un protocollo chiaro, se ci fosse un positivo in una squadra cosa succede? Si ferma ancora il campionato? Una buffonata”.

Ventura sui contatti con Claudio Lotito

Se lo sento? Sì, lo sento, come sento Mezzaroma e Fabiani. Ma ripeto: prima serve un protocollo medico chiaro e certificato. Bisogna ricreare le condizioni di prima, con la voglia delle società e l’entusiasmo della gente, cosa che qui non manca.”

Conclude sulla sua esperienza alla Salernitana e sulla Nazionale

Volevo ricominciare ad allenare come una volta, ritrovare il Ventura allenatore e riacquistare voglia ed entusiasmo che avevo perso. Non contava la categoria, contava il campo. E tutto sommato, grazie alla Salernitana, mi sono ripreso tutto.”Conclude sulla Nazionale: “Se avessi avuto Lippi a fianco a me sarebbe andata diversamente? Assolutamente sì.

 

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