Serie B

Palermo, arresti domiciliari per Maurizio Zamparini

Arresti domiciliari per Zamparini. Si conclude così la presidenza dell’imprenditore alla guida del Palermo. L’ormai ex patron del club rosanero, nella giornata di venerdì si è visto applicare misura di restrizione degli arresti domiciliari.

Arresti domiciliari per Zamparini, la decisione della Corte di Cassazione

Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione,  che ha deciso dopo una lunghissima seduta che è durata circa dodici ore, viste anche le richieste della Procura di Palermo per i reati di falso in bilancio e auto-riciclaggio, il patron colpevole dovrà pagare con la misura cautelare.

Rigettato il ricorso dei legali di Zamparini, visto che il provvedimento era stato notificato in Friuli dalla Guardia di Finanza e non in Sicilia. Nessuna sentenza definitiva, che porterà probabilmente ad un rinvio a giudizio ed un consequenziale l’inizio del processo. La difesa vuole revocare la misura, visto che il Palermo ha cambiato proprietà e non ci sarebbero più le esigenze per i domiciliari.

Ai microfoni dell’ANSA, l’ex patron dei rosanero ha voluto esternare tutta la sua rabbia per questa decisione: “Questa resterà una storia di vergogna per una città che così ha corrisposto la passione e l’amore che le ho dato assieme ai miei soldi regalati e profusi per i rosanero”.

Dopo un cambio di società, una serie di perquisizioni e alla decisione dell’ex patron di cedere nella maniera più celere possibile la società, sono iniziati i problemi per l’imprenditore che adesso si ritrova a scontare gli arresti domiciliari.

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