Serie A

Arrestato Andrea Puntorno, era il capo ultrà della Juventus

Arrestato Andrea Puntorno, importante capo ultrà della Juventus. Lo riporta La Repubblica, che spiega come il tifoso dei bianconeri gestiva il traffico di droga per conto dei clan di Agrigento.

Il tifoso e il boss sono stati arrestati dagli investigatori della Dia assieme ad altre 30 persone, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’accusa è il traffico di droga in società con il nuovo capomafia di Agrigento Antonio Massimino. 

Arrestato Andrea Puntorno, fermato il capo ultrà della Juventus

Storico leader del gruppo ‘Bravi Ragazzi’ sempre presente allo stadio, nel 2012 e nel 2014 aveva avuto problemi per droga, come rivelano le indagini della magistratura. In più negli anno d’oro avrebbe gestito un’attività di bagarinaggio come confermato da lui stesso ai microfoni Report: “Io non lo nego, anche perché vendere biglietti non è reato. Io personalmente non lo facevo, c’era chi lo faceva per me. Ho fatto tanti soldi, che ho investito in due case e un panificio. Lo sapete i biglietti da dove arrivano, dalla società, è stato sempre così”.

L’articolo su Repubblica aggiunge: “Ufficialmente, fra il 2004 e il 2013, il capo dei ‘Bravi ragazzi’ dichiarava 2600 euro di reddito all’anno. In realtà, fra droga e biglietti avrebbe costruito un impero. E adesso nuovi particolari emergono dalle indagini della Dia di Agrigento, coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido, dai sostituti Alessia Sinatra, Claudio Camilleri e Pierangelo Padova: Puntorno faceva da broker per gli affari di droga del clan di Agrigento. La sostanza stupefacente arrivava in Sicilia dalla Calabria“.

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