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Udinese, Jankto: “In ritiro mi sentivo uno schiavo”. Guai in vista per il centrocampista

Udinese Jankto nei guai dopo le accuse all’hotel

Nei giorni scorsi hanno fatto scalpore le parole di Jakub Jankto, centrocampista dell’Udinese,  rilasciata al portale ceco ceskatelevize.cz e riportare da udineseblog: “C’è stato un periodo in cui siamo rimasti in hotel per 3 settimane di fila. In totale abbiamo fatto più di 2 mesi in albergo in tutta la stagione. Mi sentivo come uno schiavo. Ai giocatori che avevano dei bambini era stato dato il permesso di non venire in hotel. Alcuni giocatori prendevano dei sonniferi per addormentarsi.

Non era per nulla un albergo di lusso, eravamo nel peggior albergo di Udine, dove anche i bagni erano sporchi. Era una punizione, ma ci dicevano che questa condizione doveva rinforzare lo spirito di squadra. In realtà questa situazione ha creato solo litigi e battibecchi”.

La risposta dell’albergo

Puntuale è arrivata la risposta da parte della struttura, l’Hotel Executive di Udine: “Preme innanzitutto smentire ogni aspetto calunnioso e fantasioso contenuto nella suddetta dichiarazione, con particolare riferimento alle illazioni sull’igiene. A riprova della inattendibilità di queste affermazioni si sottolinea come il nostro albergo sia da anni punto di riferimento per le società calcistiche, non solo locali, ma anche provenienti da altre regioni. Durante la stagione appena conclusa abbiamo ospitato le squadre Primavera di importanti club quali Lazio, Fiorentina, Roma ecc., nonché diverse squadre di serie A femminile come Juventus e Sassuolo. Quanto sopra per dimostrare una volta di più che la nostra struttura viene da tempo scelta e confermata da una vasta e qualificata clientela proprio per l’eccellenza e la puntualità nei servizi prestati (a meno di non voler postulare che tutte le società calcistiche sopra menzionate adottino le risibili finalità punitive di cui alla apodittica dichiarazione del sig. Jankto).

Tutto quanto sopra precisato, la scrivente, anche in ragione degli ottimi rapporti che intrattiene da anni con l’Udinese Calcio attende (e chiederà) una pronta presa di posizione anche della stessa Società sulla sopra riportata dichiarazione.

In ogni caso, stante la gravità, la falsità nonchè la gratuità ed estrema superficialità delle dichiarazioni sopra esposte, siamo a specificare che ci riserviamo fin d’ora di quantificare i danni arrecati alla struttura dal sig. Jankto e, pertanto, di perseguire e vedere riconosciuti i nostri diritti, non ultimo quello al buon nome ed alla onorabilità di tutti i dipendenti, in ogni sede giudiziaria”.

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