Serie A

Torino, Mazzarri in conferenza: “Crotone? Schegge impazzite”

Alla vigilia della gara con il Crotone ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Torino, Walter Mazzarri. Dopo la convincente vittoria contro il Cagliari in Sardegna, i granata sono chiamati ad il difficile impegno con i calabresi.

La conferenza di Mazzarri

L’allenatore non si fida delle squadre in lotta per la salvezza: “Nel girone di ritorno le squadre che lottano per la salvezza sono schegge impazzite. Vengono a giocarsela sempre per cercare punti: guardate anche il Cagliari del primo tempo. Sono sempre gare molto dure, aperte a tante variabili. Il Crotone è insidioso, nel girone di ritorno queste sono gare difficili”. 

Dalla vittoria col Cagliari alle scelte di domani

“Ci voleva vincere a Cagliari. Ai ragazzi ho detto che il secondo tempo deve essere considerato un punto di partenza. Loro erano partiti forti nel primo, sapevamo che non sarebbero durati per tutta la gara. E abbiamo fatto della variazioni tattiche che hanno portato benefici. Ho sempre variato la fase attiva da quella passiva. Spesso ho difeso a quattro e impostato a tre. Dal 3-5-2, c’è il 3-5-1-1 o simili: dipende dalla scelta di chi metti in campo, dai giocatori stessi. Il 3-4-3 mi piace tanto quando attacchiamo. Se tutti saranno disponibili, correndo molto, potrebbe essere un modulo interessante. L’importante è che i giocatori corrano tanto e diano una mano alla squadra”.

Capitolo Ljajic

“Penso di averci messo un po’ di tempo a tracciare la strada. E penso che sia tutto chiaro, ora, per tutti: a noi non interessano le giocate a effetto, interessa la vittoria del Torino. L’equilibrio di squadra è sempre al primo posto, e chi gioca lo fa in funzione del risultato. Se i giocatori di maggiore qualità si mettono a servizio e corrono, allora io sono più tranquillo. Loro sanno che domani sarà una verifica. E sanno che io voglio certe cose. Chi non lo farà, potrà essere sostituito. Questo vale per tutti: tutti devono essere determinanti, quando entrano. Io anzi chiederei un cambio in più, avendo le panchine lunghe. Nessuno si potrà mai rilassare, per come la vedo io. Poi è chiaro, i bioritmi ci sono per tutti. Le giornate storte capitano, ma è una cosa diversa rispetto alla fatica e al lavoro. Impegno, volontà e abnegazione devo vederle da tutti”.

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