Serie A

Torino, Giampaolo si presenta: “Belotti è molto disponibile”. Cairo: “So che alcuni hanno storto il naso”

Giampaolo è il nuovo allenatore del Torino. L’ex tecnico del Milan si è presentato ai microfoni della società granata, illustrando il suo progetto per la squadra e facendo chiarezza sulla sua brutta esperienza in rossonero.

Giampaolo sul Torino

Un piccola introduzione del presidente Cairo:So che alcuni hanno storto il naso quando ho detto che avevo cercato Giampaolo già in passato, ma è andata veramente così. Lo avevo già cercato un paio di volte, alla terza ce l’ho fatta. E’ un maestro di calcio, sa far giocare bene le squadre, sa sviluppare il talento dei giocatori, giovani e meno giovani. Anche Vagnati ha sempre avuto un grande apprezzamento per lui. Fortunatamente siamo riusciti a trovare un’intesa rapidamente, poi c’è voluto un incastro rapido dovuto al fatto che doveva liberarsi dal Milan.

Poi tocca a Giampaolo:Il calciomercato non è facile e siamo in una situazione anomala. Il campionato è terminato da due settimane e ora si parte con quello nuovo. Sicuramente partiamo in seconda fila rispetto ad altri e sappiamo che ci saranno difficoltà. Dovrò essere in grado di fare delle sintesi su alcune cose. Lo potrò fare quando avrò un buon numero di calciatori per cominciare un certo tipo di progetto. Oggi abbiamo delle difficoltà ma ne sono consapevole e devo buttarmi a capofitto sul lavoro per capire come svoltare. So che mi aspetta un lavoro duro”.

Su Belotti:Mi pare un calciatore disponibile e generoso per quello che ho potuto constatare vedendolo da avversario, al di là delle sue qualità realizzative. L’attaccante comunque deve fare l’attaccante. Giocare cinque metri più in qua o più in là non ha significato”. 

Sul Milan: ““E’ stata troppo breve per poter fare valutazioni oggettive. Ho fatto solo sette partite. Ho allenato una squadra incompleta che si è aggiustata nel tempo. Ho potuto apprezzare la grande organizzazione del club, la grande disponibilità di tutte le risorse umane che gravitano attorno al club, le condizioni di lavoro, il centro sportivo, di alto livello. E’ chiaro che c’è tanta delusione per quello che è successo”. 

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