Serie A

Tonali si racconta: “Il Milan mi bocciò a un provino. Chiesa è un fenomeno. Futuro all’estero? Possibile. Su Pirlo…”

Sandro Tonali è uno dei talenti più cristallini del calcio italiano e si sta preparando per vivere la sua prima stagione da protagonista in Serie A con la maglia del Brescia. Queste le sue parole alla vigilia alla Gazzetta dello Sport: ”Pirlo? Preferirei parlare di altro. Ci paragonano per colpa dei capelli, dovrei tagliarmeli. Andrea è inarrivabile. Come Gerrard, il più dinamico o Modric, unico nel suo stile. Io mi rivedo in Gattuso”.

RUOLO – ”Mi piace muovermi davanti alla difesa, è la posizione che preferisco. Trequartista? L’ho fatto poche volte, richiede movimenti diversi”.

CHIESA – ”Farebbe comodo a tutti, l’ho visto da vicino in Under 21, è un fenomeno”.

EUROPEO – ”Abbiamo battuto la più forte del girone, la Spagna, e perso con la Polonia, la più debole. Però abbiamo creato tante occasioni. E’ stata un’esperienza fondamentale, sono stato accolto benissimo da tutti. Di Biagio? E’ un vantaggio essere allenato da un centrocampista, Corini mi ha aiutato tantissimo. Solo chi conosce quel ruolo può insegnare i movimenti alla perfezione”.

FISICO – ”Cerco di irrobustirmi, ma nei contrasti me la cavo. Mio fratello era più grande, ma solo perché ha tre anni in più. Eravamo insieme, poi lui ha preso un’altra strada”.

MILAN – ”Mi hanno bocciato a un provino, avevo otto anni e giocavo in attacco. Delusione? No, perché poi sono andato al Piacenza”.

HOBBY – ”Faccio quello che fanno tutti i ragazzi di 19 anni: esco con gli amici. La discoteca, ma non a Milano. I social, ma senza esagerare. Quando posso vado dai miei a casa”.

MATURITA’ – ”L’ho rimandata. Non avevo la testa per studiare, stavo andando in A col Brescia e c’era l’Europeo da preparare. Non c’era una scusa. Forse proverò l’anno prossimo. Anzi, sicuro: me l’ha ordinato Cellino”.

PRIMA IN B – ”Contro l’Avellino, sono entrato gli ultimi 20 minuti: un disastro. Stavamo vincendo e abbiamo perso”.

RECUPERI – ”Recuperare palloni sarà molto più difficile in A, le linee di gioco sono diverse e movimenti più veloci”.

MODULO – ”Non credo che cambieremo. Abbiamo un’identità precisa e mantenerla può essere un vantaggio importante, come ha dimostrato l’Empoli di Sarri”.

ESTERO – ”Esperienza all’estero? Tutto è possibile, ma qui si gioca il calcio che mi piace”.

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