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Corriere dello Sport, galeotto fu il titolo

Neanche il tempo di prendere il caffè questa mattina e già il popolo del web insorgeva, indignato, contro la redazione de Corriere dello Sport. La pietra dello scandalo? Il titolo, a detta di molti, razzista comparso sulla prima pagina del giornale sportivo.

Titolo razzista Corriere dello Sport

Sì sa, la mattina siamo tutti un po’ nervosi, ci si alza presto, si va al lavoro, c’è la confusione della città e forse i nostri ragionamenti sono ancora annebbiati dal sonno. Ma ora che siamo arrivati alla sera, a bocce ferme, possiamo analizzare meglio tutta questa vicenda a tratti paradossale. “Black Friday” o “venerdì nero” un bel gioco di parole per presentare la partita tra Inter e Roma, rappresentate dal quotidiano da Lukaku e Smalling, due giocatori simbolo e di carnagione color ebano. Apriti cielo. L’accusa di razzismo ha travolto il titolista e l’autore dell’articolo Roberto Perrone come un fiume in piena.

Eppure bastava così poco. Per spegnere il proprio sdegno bastava aprire il giornale, come dovrebbe essere la norma, per leggere le prime righe:Alla faccia degli scemi che fanno “buu”, domani tutti dovremmo fare ‘oooh’ (come i bambini)”.

A Natale siamo tutti più buoni (forse)

Lukaku cori razzisti Slavia Praga - Inter Smalling capitano Roma

Ammettiamo, per assurdo, che il titolo fosse diverso. Sempre protagonisti il belga e l’inglese, ma fra di loro la scritta “Black Power”. La parole “black” ci sarebbe stata lo stesso, ma son sicuro che tutto questo clamore non ci sarebbe stato. Facciamoci un favore, non cerchiamo l’odio e il marcio dove non c’è. Il più grande problema del calcio italiano è questo, l’eccesso di polemica. C’è sempre qualcosa che non va. Rilassiamoci per una volta, siamo solo a dicembre, da qui a maggio è ancora lunga.

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