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Juventus, la denuncia al “tifo malato” un esempio che gli altri club devono seguire

I tifosi della Juventus arrestati stamane in un’operazione delle Forze dell’Ordine fanno capire l’importanza della contaminazione di personaggi che con il calcio non hanno nulla a che fare. Come ribadito dal GIP che ha seguito le indagini “il calcio per loro è solo un pretesto, lo avrebbero fatto in qualche altra maniera”. L’esempio portato avanti dalla società bianconera con la denuncia fatta partire un anno fa non deve però rimanere a sé.

Tifosi Juventus arrestati: esempio per altri club di Serie A

In giornata è stato reso noto che ben 12 ultras della Juventus sono stati arrestati per diversi capi d’imputazione. Tanti di questi non hanno nulla a che spartire con la squadra bianconera, ma nemmeno per mille anni luce. I continui ricatti in stile mafioso che hanno tenuto sotto scacco una società così grande, storica e potente come quella bianconera fanno capire che ci si trova dinnanzi a associazioni a delinquere, senza se e senza ma.

Inchiesta Report: quante squadre in Italia sono sotto scacco delle curve

Come fatto emergere dal programma tv “Report” (col senno di poi in maniera anche errata incentrando l’oggetto della disputa su una presunta colpa della Juventus) moltissimi club di Serie A vivono con paura il “tifo malato”. L’estrema destra nelle curve romane, la n’drangheta calabrese infiltrata nei servizi di San Siro e nei suoi anelli. Così come acclarati esponenti camorristi all’interno del San Paolo.

Una autentica estorsione di denaro. Una privazione per i tifosi normali di quella che è la loro passione più grande a causa di rivendita illegale di prezzi di biglietti a cifre astronomiche. Ecco perché la Juventus grazie alla denuncia fatta alle autorità si è dimostrata non solo coraggiosa, ma anche pioniera di un movimento che dovrebbe coinvolgere tutti gli altri club di Serie A sotto scacco di questi matti ai quali ha fatto “scacco matto”.

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