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Napoli, i numeri parlano chiaro: la differenza con gli avversari è in un dettaglio

Per Carlo Ancelotti da ieri un fiume di critiche per la prima e pesantissima sconfitta sulla panchina del Napoli. Un 3-0 che ha fatto tanto rumore e scalpore contro la Sampdoria. Pur ammettendo che i doriani hanno giocato un’ottima partita ed in particolare un primo tempo di dominio assoluto i numeri dicono qualcosa di diverso.

La triste statistica dei gol

L‘occhio cade ovviamente sul numero di gol subiti: ben 6 nelle prime 3 giornate di campionato. Davvero troppi per una squadra che punta allo scudetto e sa benissimo quanto in Serie A è proprio la miglior difesa a detenere quasi sempre il titolo. Andando ad analizzare nel dettaglio i numeri però, quello che risalta è il rapporto tra i tiri ed i gol subiti. Il Napoli infatti ha subito 6 gol sui primi 6 tiri subiti nello specchio della porta: ci verrebbe da dire che “sfiga”. Si perché in effetti poi andando a guardare come la squadra reagisce notiamo che le conclusioni del Napoli siano sempre superiori agli avversari:

Lazio-Napoli: 5 tiri a 6 nello specchio della porta

Napoli-Milan:  13 tiri a 4 nello specchio della porta

Sampdoria-Napoli: 4 tiri a 6 nello specchio della porta

Occhi puntati sul portiere

È chiaro ed evidente che il dito cadrebbe subito contro Karnezis ed Ospina ma andando a riguardare i gol è dura. Colpi di genio ed errori difensivi, dalla perla di Quagliarella al gol di Immobile. Il portiere è sicuramente un ruolo fondamentale per una squadra da vertice, ma non dimentichiamo che gli azzurri vedranno solo a breve il portiere titolare: il promettente Meret. Ed allora va sicuramente registrata la fase difensiva, l’approccio alla gara (non si può andare sempre sotto) e provare ad essere meno un diesel per carburare con anticipo. 

Carlo Ancelotti

Criticare dopo sole tre giornate uno degli allenatori più forti al mondo ci sembra davvero eccessivo. I confronti con il predecessore dopo così poco tempo ci sembrano affrettati e fuori luogo. Maurizio Sarri ha fatto a Napoli un lavoro semplicemente straordinario, ma attenzione a ricordare la sua partenza e quell’esonero sfiorato. Tempo al tempo e soprattutto a Carlo Ancelotti che proprio uno sprovveduto non è. Il suo credo di gioco discosta nei movimenti da quello di Sarri ed è chiaro che ci vorrà tempo per rodare la squadra.

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