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Inter, Stramaccioni attacca Cassano: “Faceva comizi contro di me”

Staramaccioni contro Cassano, parla l’allenatore

Hanno destato scalpore le parole rilasciate da Antonio Cassano ai microfoni di Sky Sport. L’attaccante pugliese ha attaccato duramente il suo ex allenatore, Andrea Stramaccioni, definendolo addirittura come  la peggiore persona mai incontrata nel calcio.

LE PAROLE DI CASSANO

Nella serata di ieri non è tardata ad arrivare la risposta del tecnico ex Inter ed Udinese. Ai microfoni di Gazzetta.it, l’allenatore ha chiarito: “L’episodio della lite fu molto semplice e quel giorno c’erano diverse persone presenti. Lo affrontai per via di una relazione che una persona dell’Inter mi riportò: mi spiegò che Cassano parlava apertamente contro di me con compagni e staff aggiungendo che non era la prima volta che succedeva e che per il bene della squadra fosse giusto io lo sapessi alla vigilia della delicata doppia sfida di Catania e Tottenham.

Dentro la Pinetina lui aveva tenuto un vero comizio di fronte ad alcuni giocatori e membri dello staff, spiegandogli quanto fosse bravo Mazzarri e di quanto sarebbe stato meglio se lui fosse venuto al mio posto. Lui si era convinto dopo Natale che io a fine stagione non lo avrei confermato ed era invece sicuro di rientrare nei piani di Mazzarri ,che poi fu esattamente colui che lo scaricò…

Il giorno dopo che mi fu riferito del comizio tenuto da Cassano aspettai la fine dell’allenamento per prenderlo da solo, ma visto che lui si sbrigò ad uscire dal campo per primo gli corsi dietro e lo affrontai verbalmente al riguardo uno contro uno, lui negò tutto da falso qual è. Sapevo che erano bugie le sue, gli dissi che non valeva niente come persona , che non aveva riconoscenza visto che io lo avevo voluto all’Inter, e tutto ovviamente degenerò”.

Non mi ha nemmeno sfiorato e lui lo sa bene, gli urlai che finché gli faceva comodo mi abbracciava ad ogni gol ed ero un bravo allenatore , dopo sono diventato il peggiore del mondo. Io non sono né un Fenomeno , né il Peggiore del mondo e di questa storia mi sono sempre rifiutato di parlare con chiunque perfino con il Presidente Moratti per rispetto della sacralità dello spogliatoio dove di cose così ne succedono tante e devono secondo me tutte morire lì.
I pochi giocatori presenti allo scontro e che ne erano a conoscenza di tutto se la sono sempre tenuta per loro. Oggi a tanti anni di distanza probabilmente ha scelto di attaccare la persona meno forte mediaticamente di tutte quelle che ha incontrato nella sua carriera, ma facendo questa dichiarazione ha totalmente sbagliato indirizzo e ha confermato esattamente quello che pensavo dopo quel confronto”.

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