Mondiali

Una squadra del Nord America potrebbe mostrare grandi prestazioni nella Coppa del Mondo 2022?

Messico e USA hanno raggiunto entrambe la qualificazione alle fasi finali per la Coppa del Mondo 2022, i risultati possono essere verificati sul sito nonaams.club. Il Messico non è nuovo in questa competizione mentre gli USA hanno decisamente meno esperienza. Vediamo nel dettaglio qualcosa di queste due squadre.

Messico

L’allenatore della nazionale messicana Gerardo “Tata” Martino aveva promesso che non ci sarebbero state molte sorprese nelle convocazioni per i mondiali in Qatar. Tuttavia, per una serie di contrattempi e infortuni, la rosa definitiva è ben diversa da quella originaria.

La lista preliminare è stata svelata il 26 ottobre dalla federazione messicana. Dalla prima lista spiccavano eccellenti mancanze come Javier “Chicharito” Hernandez. Martino non ha mai fatto mistero della sua opinion sul giocatore e la sua decisione non è quindi così strana. Tuttavia la buona forma di cui gode Hernandez mette la questione su quanto si utile non metterlo nella rosa dei candidati. Il Messico ha problemi in capacità offensiva e quindi Hernandez avrebbe potuto rappresentare un buon aiuto alla squadra.

Inoltre, non sono stati inclusi il compagno di squadra di Chicharito, Julian Araujo, il fantasista del Monterrey Rodolfo Pizarro e il centrocampista del Chivas Fernando Beltran. Dal 2020 che Pizarro non partecipa attivamente alle partite della nazionale e Beltran è sempre stato da parte nell’ultimo semestre.

Messico: giocatori migliori, punti di forza e di debolezza

La nazionale messicana è una presenza abitudinaria alle Coppe del Mondo. Le ultime sette edizioni il Messico è sempre stato presente e ogni volta ha centrato l’ingresso agli ottavi di finale. Tuttavia ogni volta gli ottavi si sono rivelati il momento di uscita della selezione centroamericana. Ma è qui che la strada è finita, con sette sconfitte consecutive negli ottavi dal 1994 al 2018. Sembra davvero una maledizione per la selezione messicana.

Il Messico, se vuole raggiungere l’obiettivo dichiarato o addirittura andare oltre, avranno bisogno dell’ala del Napoli Hirving Chucky Lozano per fare la differenza e ispirarli in attacco. Ha le capacità per mandare i difensori avversari in confusione e aprire spazi per i suoi compagni di squadra.

Il livello tecnico e tattico del Messico è molto valido con diversi giocatori esperti nel controllo del pallone e gestione del gioco. La domanda è se possono essere realmente offensivi. È qui che entra in gioco Chucky Lozano. Insieme ad Alexis Vega sulla fascia sinistra, Uriel Antuna sulla destra e Diego Lainez dalla panchina, queste ali sono essenzialmente i registi della squadra. Se le squadre avversarie riescono a domarle, il Messico perde la sua capacità offensiva.

Di contro il punto debole della squadra messicana è la difesa su calcio piazzato. Il Messico pare avere un reparto offensivo che ruota molto come titolari. Tuttavia il problema riguarda la loro capacità di rifinitura e la mancanza di precisione. Quando è sano, l’attaccante dei Wolves Raul Jimenez è il titolare in carica e Santiago Gimenez è il suo backup. Gimenez, in forza Feyenoord, vive un bel momento di forma con 6 reti in 16 partite, e punta a diventare titolare della nazionale.

USA

Gli Stati Uniti hanno messo via la cocente delusione per non aver partecipato a Russia 2018 ma si sono guadagnati l’accesso in Qatar. La rosa di convocati ufficiali è stata resa pubblica i primi di novembre con alcune sorprese al suo interno.

Il difensore del Fulham Tim Ream, il duo dei Seattle Sounders Cristian Roldan e Jordan Morris sono tra gli schierati. Così come il terzino destro del Nashville Shaq Moore e l’adolescente Joe Scally. Haji Wright e Josh Sargent sono stati presi davanti a Jordan Pefok dell’Union Berlin e Ricardo Pepi del Groningen.

USA: giocatori migliori e dubbi sulla formazione

La stella indiscussa della squadra Pulisic, e la sua capacità di rimanere concentrato e guidare l’attacco. Anche la coppia del Leeds United, Adams e Aaronson, ha acquisito una notevole importanza in questa squadra. Adams in particolare è un motore a centrocampo, generando buone occasioni su rimpalli e recuperi di palla.  Il centrocampo per gli Stati Uniti è il punto di forza della squadra.

Anche la difesa a stesse e strisce è un buon reparto dopo anni di debolezza. La presenza di Antonee Robinson a sinistra e di Sergino Dest a destra consente a Berhalter di lavorare sul suo approccio tattico attorno ai punti di forza della coppia. Il problema è che basta un infortunio a uno di questi due difensori per creare problemi alla squadra.

Tuttavia diversi sono i dubbi su questa squadra. Uno di questi è il reparto offensivo. Ferreira è una garanzia ma dietro di lui le cose non sono così nette. Wright conta solo 3 convocazioni in nazionale e Sargent in 19 partite ha segnato solo tre goal. Anche il centrale della difesa sembra essere un’incognita per gli USA. Zimmerman è un titolare, ma al suo fianco non si capisce bene chi potrà aiutarlo.

I gironi di USA e Messico

Se la squadra statunitense ha decisamente meno esperienza e tecnica dei messicani, gli USA posso contare su un girone alla loro portata. Galles e Iran non sono così temibili e un secondo posto nel girone è alla portata degli USA. Diverso il caso per il Messico che si trova l’Argentina, data tra le favorite al titolo, e l’incognita Polonia. L’Arabia Saudita inoltre non dovrebbe essere un ostacolo così insormontabile. Se il Messico trova lo slancio per passare il girone allora potrebbe prendere fiducia e superare lo scoglio successivo interrompendo la lunga maledizione che lo perseguita.

Redazione Calcio

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