Serie A

Spalletti dopo Inter – Chievo: “Difendo me stesso e la squadra”

Spalletti dopo Inter – Chievo – Intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine della sfida vinta col Chievo, il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, ha commentato la prestazione della sua squadra e le voci sul futuro che vorrebbero Antonio Conte al suo posto in panchina.

Spalletti dopo Inter – Chievo, le parole del tecnico

“Maturità, testa lucida, solidità nel non andare a fare confusione nelle scelte da fare. Il rischio di perdere equilibrio e forzare le cose c’è sempre, quando non sblocchi si osa di più si perde quella palla, la distanza… Invece siamo rimasti ordinati e abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, creando molte occasioni e riuscendo poi, anche se con un po’ di fatica, a mettere in sicurezza la partita. Pressione? Noi abbiamo riportato tante volte palla sulla linea difensiva anche perché era il loro atteggiamento che ce lo imponeva, poi nella qualità dei passaggi non siamo stati bravissimi a dare palloni con i tempi giusti. Si può fare meglio. A Napoli partita ideale per l’Inter? Sicuramente sarà differente da quella di stasera, ci saranno spazi più larghi. Il Napoli ci verrà addosso, la verrà a prendere, noi anche oggi in questo recinto tra il centrocampo e la difesa del Chievo non siamo stati bravi a determinarci le giocate che poi fanno male. Con il Napoli gli spazi saranno uguali per tutti e due, sarà una partita più aperta. Personalità? Vero, ci sono state partite che ci hanno dato problemi in tal senso perché dovevamo portare risultati in determinate partite ma sono molte di meno che in precedenza.

Non ci sono state cadute di comportamento e di blocco squadra che si vedevano in precedenza. Al di là di qualche risultato che ci penalizza sono d’accordo. Se ho idea di chi sia Robert Redford? Sono tre mesi che si dicono sempre le stesse cose, cosa devo rispondere? Devo rispondere? No, ma ora arrivano a fare offese ben precise: bollito, alla frutta… Queste sono offese, poi io mi difendo e difendo l’Inter, non sono nervoso. Durante la stagione ci sono momenti in cui qualche posizione va presa. Da otto anni all’Inter fanno la stessa cosa, io dico a tutti gli interisti di difendersi. Lo dico per loro, a me va benissimo. E’ giusto che Marotta cerchi di fare il meglio per l’Inter, ma vedo disparità nei trattamenti. Si è cattivi, offensivi. Sarà per le amicizie, per le familiarità, ma non è normale. Modello gestione inglese dei tecnici possibile in Italia? No, è difficilissimo. Nemmeno quello che succede all’Ajax si potrà fare qui. Un giocatore per maturare deve sbagliare, fare scelte importanti che mettono a rischio l’obiettivo e qui diventa difficile. Gli stessi giocatori possono avere lo sviluppo della creatività e della qualità che posseggono, a differenza di altri posti”.

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