Serie A

Serie A, lo stop è un rischio concreto: si decide a metà aprile

Serie A, lo stop è un rischio concreto: si decide a metà aprile. Le ipotesi: scudetto non assegnato e campionato 2020/21 a 22 squadre.

Serie A, lo stop è un rischio concreto: si decide a metà aprile

L’ Assemblea di Lega svoltasi ieri, se pur andata in videoconferenza, ha confermato ancora una volta la spaccatura all’interno delle squadre di Serie A.

E c’è chi pensa che il campionato 2019/20 debba considerarsi finito per pensare direttamente alla prossima stagione. Una decisione che andrà presa intorno a metà aprile. Sforando tale mese, si andrebbe a condizionare anche l’ annata 2020/21.

Nella migliore delle ipotesi, riprendendo gli allenamenti a fine aprile, si ripartirebbe il 9 o il 16 maggio andando a finire il campionato entro giugno dando pure spazio alle coppe europee (in forma ridotta).

UEFA: l’ ipotesi tornare a giocare a giugno non piace

Sempre meno concretizzabile l’ipotesi della UEFA di tornare a giocare a inizio giugno per finire i campionati entro metà luglio e poi concludere rapidamente le coppe.

Serie A: niente scudetto e campionato 2020/21 a 22 squadre

Come riporta La Gazzetta dello Sport le più concrete ipotesi al momento sono: mancata assegnazione dello scudetto, cristalizzazione delle posizioni della classifica attuale (che farebbe fede anche per le comunicazioni all’Uefa in vista delle coppe della prossima stagione), niente retrocessioni e allargamento della Serie A a 22 squadre – per la sola stagione 2020/21 – in modo da poter inserire anche Benevento e Crotone, le prime due della Serie B.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio