Serie A

Serie A, è fatta! Spadafora: “Si riparte il 20 giugno. Ipotesi Coppa Italia il 13 e il 17”

La Serie A riparte. Dopo meno di un’ora di summit tra governo e vertici del calcio. Il ministro Spadafora è andato da Conte per definire la data del nuovo inizio del campionato, che è stata fissata al 20 giugno. “La riunione è stata molto utile, ha detto Spadafora, ora l’Italia sta ripartendo ed è giusto che riparta anche il calcio. Oggi era arrivato l’ok del Cts al protocollo Figc, che confermava l’obbligo della quarantena fiduciaria in caso di positività di un giocatore e assicurava che il percorso dei tamponi dei calciatori non potrà ledere il percorso dei tamponi degli italiani.

Se la curva dei contagi muterà e il campionato sarà costretto a fermarsi di nuovo, la Figc mi ha assicurato l’esistenza un piano B, i playoff, e di un piano C, la cristallizzazione della classifica. Alla luce di tutto questo possiamo dire che il campionato riprenderà il 20 giugno. C’è poi la possibilità che il 13 e il 17 si possano disputare le semifinali e la finale di Coppa Italia“.

Serie A riparte con ottimismo, dopo la negatività dello staff del Bologna

La conference call, iniziata alle 18.30, ha visto protagonisti Vincenzo Spadafora, Figc, Leghe, Calciatori, Allenatori e Arbitri. All’incontro si era arrivati con un certo ottimismo per le notizie da Bologna sul test negativo per uno dei membri dello staff della società emiliana precedentemente trovato positivo all’esame del tampone e soprattutto per l’ok arrivato in mattinata del comitato tecnico scientifico al protocollo della Figc

Il nuovo protocollo sanitario della FIGC è stato approvato dal CTS

Il nuovo protocollo sanitario sulla ripresa dell’attività agonistica è sostanzialmente identico a quello sugli allenamenti collettivi. Non sarebbero sorti particolari problemi anche perché la famosa norma sulla quarantena “automatica” della squadra in caso di positività è rimasta inalterata. Il cts ha espresso il suo “apprezzamento per la puntualità di dettaglio nell’analisi di molti aspetti”, ribadendo però come “le norme attualmente in vigore prevedano chiare disposizioni” a proposito “della quarantena di un soggetto positivo” e quella conseguentemente precauzionale di tutto il resto del gruppo-squadra.

Dubbi ancora sugli orari delle partite di Serie A

Si attende ancora di comprendere la situazione legata alla possibile offerta televisiva in chiaro che accompagni la ripartenza. Mentre i calciatori insistono sulla cancellazione del primo orario, quello pomeridiano (che ora è delle 17.15), per quanto riguarda il calendario, a rischio solleone. Ripartiranno poi anche Serie B, C e la Serie A delle donne, ma le date sono ancora da definire.

Le parole di Gravina su alcuni presidenti che non voglio tornare in campo

Aspettando l’appuntamento con il ministro, il presidente Gravina era intervenuto all’evento ‘Lo sport oggi: dall’emergenza alla ripartenza’: “Per me è stata una parentesi di grande tristezza, e lo farò presente, constatare che nel mondo del calcio alcuni facciano di tutto per non giocare, convinti che così non pagherebbero alcune mensilità ai propri tesserati.

È un gioco perverso quello di una società che non vuole giocare per limitare i danni. Tutto questo mi ha convinto a portare avanti questa battaglia. So quanti italiani pensano che non si debba giocare: capisco che sarà triste vedere le partite a porte chiuse, ma se riparte l’economia del nostro Paese non può non ripartire una delle sue industrie più importanti”

 

 

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