Serie A

Serie A, arbitri sotto la lente del VAR: fermato Fabbri, Rocchi no

Marcello Nicchi è stato chiaro: chi sbaglia paga. Ecco che come affermato ai microfoni della stampa, il presidente dell’AIA ha deciso di fermare e mettere in riposo forzato Fabbri. Il fischietto addetto al VAR durante Roma-Inter quindi paga la scelta di non chiedere altre immagini circa il contatto in area di rigore tra Zaniolo e D’Ambrosio, lasciando correre il gioco che ha portato alla rete dei nerazzurri, ma soprattutto a numerose polemiche.

A pesare anche la decisione di Rocchi, che non ha fischiato il rigore. Per lui invece nessuno stop ma anzi, dopo il premio di miglior arbitro del 2018 al Galà del calcio italiano, il fischietto fiorentino sarà presente anche al prossimo Mondiale per club Fifa.

Una settimana disastrosa per il VAR e gli arbitri che nonostante i numerosi errori continuano ad affermare che la video assistenza è di fondamentale importanza. Rizzoli conferma che nulla è cambiato e che i controlli vi sono. Anzi il responsabile si augura che i suoi colleghi continuano a rivedere qualche episodio in più al monitor a bordo campo. Per evitare altri problemi però secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, l’Aia starebbe studiando una nuova soluzione.

Con il permesso e l’ok della Fifa, starebbe pensando di creare un gruppo ristretto di addetti al Var specializzati, per renderli assistenti. Una squadra speciale in cui sono pronti ad entrare anche arbitri che hanno appena lasciato il campo per raggiunti limiti d’età, ma che hanno una certa esperienza. Altro obiettivo dell’Aia è quello di convincere l’Ifab per cambiare il protocollo e l’intervento del Var. Si punta a far intervenire la video assistenza anche su errori meno evidenti con quelli che possono essere i contatti bassi tra difensore e attaccante.

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