Serie A

Brescia, scontro Balotelli-Grosso: il tecnico caccia dall’allenamento l’attaccante

Scontro Balotelli – Grosso andanto in scena questo pomeriggio. Il tecnico ha ‘cacciato’ dall’allenamento odierno l’attaccante ex Milan.

Scontro Balotelli – Grosso, il tecnico caccia Mario dall’allenamento

Balotelli contro castellini

Scoppia il caso Balotelli a Brescia. L’attaccante delle Rondinelle è stato “cacciato” dall’allenamento pomeridiano di oggi. Come riporta il Giornale di Brescia, l’episodio è andato in scena nella seduta a porte aperte di oggi:

“Allenamento movimentato per il Brescia questo pomeriggio a Torbole. L’allenatore Fabio Grosso ha infatti allontanato Mario Balotelli, apparso particolarmente nervoso. Erano le ore 16 quando Grosso ha gridato «Mario vai, Mario vai!”.

L’attaccante si è diretto verso gli spogliatoi dove è uscito un quarto d’ora più tardi, prima di prendere la vettura e tornare a casa. Allenamento per il Brescia che è invece terminato alle 16.30. Nessun commento ufficiale da parte del club, mentre come dichiarato dal nuovo addetto stampa Matteo Cavazzuti, non c’è nessun caso Balotelli: “Balotelli è stato sostituito da Grosso durante le prove tattiche della partitella e ha raggiunto anzitempo gli spogliatoi”.

Balotelli – Mancini, scontro ai tempi di Manchester

Lite con il tecnico che Balotelli aveva già provato con Roberto Mancini, durante l’esperienza al Manchester City. Lì l’attaccante era arrivato alle mani con l’attuale commissario tecnico dell’Italia, durante una seduta di allenamento. Su quell’episodio a gennaio Mancini, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – ha rivelato come sono andate le cose:

“Si disse che avevamo avuto una lite e dalle fotografie sembrava così, ma andò diversamente  In partitella, mi ero raccomandato con tutti di andarci piano con Sinclair, che era tornato da un lungo infortunio. Mario è sempre stato distratto e dopo un minuto gli entrò in tackle abbastanza duramente. Fermai tutto e gli dissi di andarsene negli spogliatoi visto che non si sapeva controllare. Lui rispose che avrebbe fatto più attenzione, ma io non volevo rischiare e iniziai ad arrabbiarmi, spingendolo via. Lui fece soltanto resistenza, grosso com’è, ma non si rivolse a me minacciosamente né mi mancò di rispetto, era soltanto dispiaciuto di non poter più giocare”.

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio