Serie A

Sassuolo, Dionisi: “Frattesi non convocato. Sampdoria? Partita non semplice”

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa per presentare il match di domani sera contro la Sampdoria, valido per la 37esima giornata di Serie A. Di seguito le parole dell’allenatore.

Sassuolo, le parole in conferenza stampa di Dionisi alla vigilia del match contro la Sampdoria

Sulla Sampdoria: “La prima insidia è la squadra avversaria che giocherà l’ultima in casa della stagione, in uno stadio caldo e vivo. È una squadra diversa in casa e fuori casa, come altre squadre. Sarà una partita non semplice se non la approcceremo bene, passa tanto dalle motivazioni. Siamo quasi alla fine, ancora non è finita, dobbiamo cercare di ottenere il massimo”.

Sulla concentrazione: “Abbiamo obiettivi. Le partite sono sempre meno e le possibilità sempre meno, poter raggiungere lo score dell’anno scorso è un obiettivo grande per noi. Inculcare questo tutte le volte non è semplice, ci stiamo allenando bene però, questo è quello che conta. Poi c’è la partita che deve dar valore all’ultima settimana”.

Sulla gara di andata: “Sì, pensare all’andata e anche alla partita dell’anno scorso a Genova, sono cose che dovrebbero dare più motivazioni. La gara di andata è stato un momento difficile. Il risultato sicuramente inaspettato, nato da episodi più che dalla prestazione, poi non abbiamo fatto una prestazione ottimale. Dovremo scendere in campo non dico pensando alla gara d’andata ma dovremmo avere il dente avvelenato anche per questo”.

Riepilogo indisponibili: “Ruan Tressoldi squalificato, Frattesi ha giocato tanto, stava un pochino meno bene in settimana e abbiamo ritenuto di non convocarlo per la partita di domani”.

Sulla condizione fisica in calo: “Sì, sono d’accordo. I ragazzi hanno tirato tanto. Nel girone d’andata non siamo riusciti a essere quello che volevamo, nel ritorno ci siamo riusciti, abbiamo tirato tanto ma questa non può essere una giustificazione. Con il Monza fino al 60′ si è vista solo una squadra, è anche vero che le gare non durano 60 minuti. I ragazzi hanno tirato tanto e questa cosa non ci fa rendere al 150% mentalmente fino alla fine della gara. Dovremo essere bravi, dovrò essere bravo cercando di dare spazio a chi ha più motivazioni, conta quello che faremo domani non quello che abbiamo fatto”.

Sul rinnovo: “Quando ci saranno novità concrete lo saprete. A piccoli passi stiamo andando avanti. Manca poco alla fine del campionato, aspettiamo la prossima settimana e vediamo”.

Sulla possibile cessione di Berardi e Frattesi: “Chi lavora nel Sassuolo sa quali sono gli obiettivi: mantenere la categoria, poi valorizzare il parco giocatori. Come? Con il gioco. Se con il gioco vengono esaltati i giocatori raggiungendo il primo obiettivo, è normale. È normale che ci siano delle richieste, è normale anche per me sapere che la società potrebbe cederli. Questo è uno stimolto in più che devono avere i ragazzi fermo restando che chi è qua si deve sentire un privilegiato. Chi accetta di allenare questa squadra deve accettare queste cose, bisogna essere consapevoli di questo perché dall’altra parte non mi sembra che si capisca in pieno questo ricambio, ma è normale che ci sia, non mi sembra che la società sia statica, se cede compra e così per me sarà sempre”.

Sui gol fatti in meno rispetto allo scorso anno: “Abbiamo cambiato sistema di gioco, interpreti che se sono andati via vuol dire che sono andati a star meglio, se sono arrivati vuol dire che arrivano da realtà con meno pressioni. Bisogna dare tempo. Ovvio che non c’è mai tempo, i paragoni sono dietro all’angolo. Si parlava dall’inizio dei giocatori importanti andati via, abbiamo acquisito giocatori bravi che hanno dimostrato qualcosa, altri che non lo hanno ancora fatto, ed è per questo che sono arrivati qua, in poco o tantissimo tempo dimostreranno il loro valore. Non è solo per il centravanti, anzi, credo sia un discorso più ampio ma credo che tutti se l’aspettavano uno score inferiore rispetto a un anno fa”.

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