Serie A, Sartori: “Si rischiano danni per circa un miliardo”
I rischi di un possibile annullamento della Serie A comporterebbe una perdita economica notevole. A lanciare l’ulteriore allarme ci pensa Andrea Sartori, capo della divisione sport di KPMG, che si occupare di servizi di contabilità . Esiste anche il pericolo di un possibile spread con la Bundesliga.
Sartori sulla Serie A
“Bundesliga in fuga? Certamente sta sfruttando in modo eccellente il palcoscenico sul quale per il momento è da sola. Un po’ come gli inglesi durante la pausa natalizia, i tedeschi ora sono al centro del mondo, unico campionato di un certo livello che offre partite agli appassionati. Questo regala enorme visibilità al campionato, ai marchi dei singoli club e ai loro sponsor. Oltretutto hanno maggiore possibilità di terminare la stagione avendo solo 74 partite da giocare rispetto alle nostre 124. Limiteranno moltissimo i danni legati alla pandemia di Covid. Noi avevamo calcolato che se non avessero ripreso avrebbero avuto perdite fra i 650 e i 750 milioni, adesso saranno decisamente meno.
Nasce lo spread del pallone? Si può dire anche così. Più tecnicamente si può ipotizzare che i club tedeschi aumentino in modo significativo il loro potere d’acquisto, avendo a disposizione maggiore liquidità in un mercato che vedrà inevitabilmente scendere i prezzi dei calciatori. La Serie A, anche in caso di ripresa del campionato, subirà un deprezzamento medio del 17% che potrebbe diventare del 26% in caso di mancata ripresa. Perdite? In caso di stop le abbiamo calcolate in 650 milioni di euro. A questo si deve aggiungere la svalutazione dei giocatori e calcolare il caldo dell’indotto. Diciamo che non è una follia pensare che il settore, in caso di mancata ripartenza, possa accusare danni per almeno un miliardo”.