Roma, si pensa già al riscatto di Smalling: il Manchester United però lo rivuole
In poco più di un mese, Chris Smalling ha subito spazzato via ogni incertezza ed è diventato il leader difensivo della Roma. Le sue prestazioni di alto livello, infatti, hanno già convinto il direttore sportivo Gianluca Petrachi a voler discutere il riscatto del suo cartellino con il Manchester United.
Riscatto Smalling, la Roma si mette a lavoro
Stando a quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i giallorossi per provare a prendersi il giocatore a titolo definitivo dovranno provare a trovare un accordo economico coi Red Devils, partendo da una valutazione di circa 15-20 milioni di euro. Una cifra tutto sommato giusta visto che, in 540′ giocati finora, il classe ’89 non ha subito nemmeno un dribbling e la Roma ha incassato solo 5 reti in 6 gare, con due clean sheet.
Ecco perché può complicarsi il riscatto di Smalling
Tuttavia, secondo quanto riportato dal Daily Mirror, il club inglese – rimasto anch’esso impressionato dalle prestazioni del numero 6 giallorosso – potrebbe però decidere di bloccare qualsiasi trattativa. In questo modo, il trasferimento a titolo definitivo del 29enne nella Capitale verrebbe bloccato e ciò permetterebbe al Manchester United di reinserire il giocatore nella propria rosa in vista della prossima stagione.
Smalling alla Roma in prestito secco
A “condannare” la Roma, dunque, potrebbe essere il mancato inserimento del diritto di riscatto al momento del suo arrivo a fine agosto. Il centrale inglese, infatti, è acquistato in prestito secco oneroso per 3 milioni di euro come si apprende dal comunicato ufficiale pubblicato in concomitanza del suo trasferimento in giallorosso:
“L’AS Roma rende noto di aver acquistato dal Manchester United a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2020, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Christopher Smalling. Il contratto prevede un corrispettivo fisso di 3 milioni di euro”.
