Le considerazioni di Iachini, sulla ripartenza del calcio. Piena di dubbi e incertezze
Iachini: «Ripartenza? Ci sono tante incognite ma tutti avranno una chance. Giuseppe Iachini, ha parlato ai canali ufficiali della Fiorentina alla vigilia del match contro il Brescia. Le sue parole.
Dubbi sulla ripartenza: le considerazioni dell’allenatore
Giuseppe Iachini, tecnico della Fiorentina, ha parlato ai canali ufficiali della viola alla vigilia del match contro il Brescia. Queste le sue parole.
«La squadra si è allenata bene, ma nello stesso tempo ricominciamo dopo tre mesi e quindi dei punti interrogativi andranno sciolti dopo la gara.
Non abbiamo neanche potuto fare amichevoli, ma i ragazzi stanno lavorando bene per dare continuità a quanto avevamo iniziato a Gennaio.
Non era mai capitato di stare fermi per tutto questo tempo in casa, chiaramente poi essendoci tante partite e un clima caldo ne risentirà l’aspetto fisico. Vogliamo evitare gli infortuni e valuteremo al meglio la situazione».
Tanta incognite, nel mondo del calcio
Ma ci sono delle incognite. «Ci sono, soprattutto nello sviluppo delle partite che saranno tre a settimana con caldo e umidità che incideranno a livello fisico e di intensità della partita.
Cercheremo di evitare di volta in volta gli infortuni, strada facendo vedremo come gestire i ragazzi ma vogliamo coniugare i risultati e crescere».
In riferimento al Brescia: «Bisogna essere molto concentrati, ha messo in difficoltà tante formazioni e quindi ci dobbiamo aspettare una gara molto difficile.
Dopo tutto questo tempo si possono ribaltare anche i valori. Infatti la Coppa Italia, l’ha vinta il Napoli che magari poteva essere reputato, meno avvantaggiato dalle altre big».
Per quanto riguarda la Fiorentina: «Abbiamo preparato situazioni tattiche nuove, compatibilmente con le nostre caratteristiche.
Dobbiamo valutare chi sta meglio e chi sta peggio, e giocando ogni tre giorni ci sarà bisogno di tutti, senza considerare i diffidati che andranno a incidere con le squalifiche.
Va preparato tutto nei dettagli. Sarà diverso da un campionato normale, perché quello che normalmente avremmo fatto in tre mesi è concentrato in trentacinque giorni».
Altri dubbi sulle partite a porte chiuse: «E’ un’altra incognita. Loro sono il nostro dodicesimo uomo e ci danno sempre una mano, in casa e fuori. Ci mancheranno molto e servirà ancora più concentrazione e attenzione, rispetto alle partite con l’adrenalina dei tifosi vicini»
Commisso-: «Ci è sempre vicino, ci chiama spesso per confrontarsi, anche con la squadra. E’ sempre prodigo di affetto. Speriamo di poterci prendere, qualche altra soddisfazione».
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