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Manchester City, respinto il ricorso sul FPF: il club rischia l’esclusione dalle coppe

Il TAS ha respinto il ricorso del Manchester City sul Fair Play Finanziario, dichiarando inammissibile la richiesta d’appello contro l’indagine dell’organo di controllo dell’UEFA sui conti finanziari del club (CFCB) circa le violazioni dei Citizens. È questa la decisione della Corte Arbitraria dello Sport, che ha ufficializzato la sua decisione tramite un comunicato.

Ricorso del Manchester City respinto dal TAS

“Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha emesso la sua decisione nell’ambito della procedura arbitrale tra Manchester City FC Ltd. (MCFC) e la Union Européenne de Football Association (UEFA) in relazione all’appello presentato al TAS dal Manchester City contro le decisioni emesse dalla Camera investigativa dell’UEFA Club Financial Control Body il 15 maggio 2019”

“La Camera investigativa del Club Financial Control Body (CFCB) ha deciso di deferire il Manchester City FC alla camera giudicante del CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La camera investigativa del CFCB aveva aperto un’indagine sul Manchester City FC il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sulla Financial Fair-play (FFP) che sono state rese pubbliche in vari media. La UEFA non farà ulteriori commenti sulla questione fino a quando non verrà annunciata una decisione dalla camera giudicante del CFCB”.​

Ecco cosa rischia il Manchester City

Anche se il club ha già negato in diversi comunicati di aver infranto le regole del FPF, la società posseduta da Al-Mubarak è finita nell’occhio del ciclone per dei contratti di sponsorizzazione gonfiati. Nel caso peggiore, il Manchester City rischia l’esclusione dalle coppe per la stagione 2020/21.


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