Nazionale

Italia, Gabbidini: “Incredibile dopo la Svezia: qualcuno è rimasto pietrificato”

Manolo Gabbiadini è uno di quelli che ha pagato lo scotto di essere eliminati dalla Svezia nel playoff mondiale. Lo sa bene la punta che si è raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, rivelando anche l’aria che si respirava nello spogliatoio.

“È stato un anno tosto, il più sofferto per il risultato di San Siro e l’impiego ridotto al Southampton. Ho vissuto momenti difficili“. Tra questi c’è sicuramente il pareggio con la Svezia: “Fui sorpreso quando Ventura mi disse che sarei stato titolare. Nello spogliatoio vedevo la tensione sui volti dei compagni. Io ero motivato, San Siro pieno fu un’emozione incredibile. Ho letto e sentito tante cose. Dico solo che avremmo potuto vincere con la difesa a tre o a quattro, con Insigne o senza”.

“C’era un’atmosfera negativa già dopo l’andata, quando perdemmo e prendemmo anche tante botte. Mi dà fastidio che si voglia addossare la colpa a qualcuno: abbiamo perso tutti. A fine gara nello spogliatoio c’era chi piangeva, chi non si muoveva, chi ha fatto la doccia ed è scappato via. Ognuno reagisce a modo proprio, ci dà fastidio la consapevolezza che quella partita resterà nella storia e l’unica cosa che possiamo fare è cercare di riportare la Nazionale in alto”.

“Ricordo la festa con gli amici nel 2006. La prossima volta mi piacerebbe festeggiare in campo. E se non sarò nel gruppo, farò il tifo davanti alla tv perché la maglia azzurra è il massimo. Non conosco Mancini, il progetto è bello, però tutto dipende da come giocherò nel Southampton. Se giocherò…” ha concluso Gabbiadini sulla speranza di tornare in azzurro.

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