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Juventus, Rabiot compie oggi 25 anni: cosa manca al francese per diventare un top?

Adrien Rabiot oggi al suo 25° compleanno non sembra minimamente essere arrivato al suo apice alla Juventus. Dal punto di vista prettamente professionale, l’ex PSG non ha dato il meglio di sé e questo è sotto gli occhi di tutti. Lontano ancora dall’essere quel calciatore che le stagioni passate si era ammirato a Parigi.

Rabiot compleanno di riflessioni: cosa manca per essere un top alla Juve

Che Adrien Rabiot sia un calciatore ancora immaturo è un dato che balza certamente agli occhi. Il centrocampista francese al suo 25° compleanno oggi, non ha mai conquistato davvero il cuore dei tifosi del PSG. Tanto meno quelli del ct della Francia Didier Deschamps (uno che guarda un po’ il caso ha giocato anche lui per la maglia bianconera e proprio in quel ruolo).

Cosa manca a Rabiot per diventare un top alla Juve? Certamente quella cattiveria agonistica che da sempre nel dna risiede a chi gioca nel feudo di mezzo bianconero. Basti pensare ai vari Nedved, Davids, Conte, ma anche in tempi più vicini calciatori come Vidal o lo stesso Khedira. Quest’ultimi,  seppur con caratteristiche diverse, sono riusciti ad esprimersi ad un livello massimale.

Meglio a gara in corso che dall’inizio: bocciato come titolare

Spesso e volentieri Sarri ha difeso il ragazzo in pre e post match e forse anche troppo. Ripensando infatti all’ultima gara della Juventus giocata in Champions League (guarda caso proprio in Francia) si ricorda un Rabiot da 4,5 in pagella. Insomma, nemmeno l’aria di casa di Lione e i sette mesi di ambientamento hanno potuto forgiare nell’animo un ragazzo che è apparso meno spaesato di certo quando è stato chiamato in causa a partita in corso piuttosto che dall’inizio.

E’ altrettanto vero che alla Juventus la tradizione dei giocatori francesi ha dato buonissimo seguito. Un corso e ricorso storico che si basa su fondamenta solide, da Platini a Zidane, passando per Pogba (sebbene in tono minore). Una chance, soprattutto al suo primo anno di ambientamento in un paese e in un calcio totalmente diverso è stato dato ai suoi predecessori ed è giusto e doveroso darne anche a Rabiot. Ma prima di tutto questa Juve sta a lui conquistarsela e muovere un passo deciso in questa direzione, cosa che ancora non lo ha visto protagonista.

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