Serie A

Pizarro rivela: “Non mi sorprenderebbe un ritorno di Spalletti alla Roma”

Ha parlato sulle pagine del Corriere dello Sport, l’ex centrocampista David Pizarro, che si è soffermato in particolare sul suo passato in Italia. Il cileno si è espresso anche su un allenatore a cui è particolarmente legato, ovvero Luciano Spalletti.

Pizarro scettico sulla ripresa del campionato

Il campionato di Serie A per me è finito. Che senso ha continuare mentre le persone soffrono? Lo scudetto dovrebbe essere cucito sui camici dei dottori che rischiano la vita per salvarci”.

Sul rapporto con Luciano Spalletti

Ci siamo conosciuti su un lettino d’infermeria ad Udine. Io ero infortunato, lui entra per parlare ad un dottore che gli comunica che Alberto non ce la fa. Stavamo lottando per la salvezza. Luciano comincia a dare capocciate al muro. Sul serio, non tanto per dire. Questo è stato il primo impatto tra noi. Poi ci siamo voluti bene, litigando anche eh. Perché lui ha un caratteraccio ma anche io”.

L’amore di Pizarro per i colori giallorossi

Rimasi stregato la prima volta, entrando all’Olimpico. Era l’anno dello scudetto. Io andai in panchina e vidi Totti segnare quel gol al volo contro noi dell’Udinese. Il più grande rimpianto? Lo scudetto del 2010. I pianeti non si allinearono in quel campionato. Avevamo costruito un miracolo con 12-13 giocatori”.

Sul rapporto particolare tra Totti e Spalletti

Sono stupito e dispiaciuto. Quando eravamo tutti insieme, nella nostra Roma a gestione familiare, avevano un rapporto speciale. Direi privilegiato. Di sicuro è un peccato, Luciano teneva davvero ai colori giallorossi: avrebbe dovuto chiudere in un altro modo. Dove allenerà? Non sarei sorpreso se in futuro ci fosse uno Spalletti-Ter alla Roma.

Conclude il cileno sul suo futuro

Seguirò il corso da allenatore. Ero già pronto a cominciare a Coverciano ma il virus ci ha costretto a tornare a casa. Di sicuro mi piacerebbe lavorare con i giovani perché qui in Cile non è stato preparato il ricambio generazionale: dietro a Sanchez e Vidal che hanno dato lustro al Paese, c’è poco”.

 

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